

re, ingiusto verso i grandi ministri di suo
padre, a cominciare dal Bogino, per il di
spetto di esser sempre stato tenuto lontano
dagli affari, divenne facile vittima dell’in-
vasione francese e dovette a Cherasco, nel
1796, firmare l’umiliante armistizio impo
stogli dal Bonaparte.
Più debole di Lui fu il figlio e successore
Carlo Emanuele IV, che figura nella rac
colta con un bel ritratto ovale a mezzo bu
sto, che ritrae il timido e religiosissimo Mo
narca in ricca veste di velluto a ricami d ’oro
nell’atto quasi di discutere su un piano di
fortificazioni che gli sta accanto sul tavolo.
Con Lui, la decadenza del Regno si aggra
va. Debole fisicamente, chiuso alle aspira
zioni dei tempi nuovi, si illuse di poter argi
nare la piena straripante della Rivoluzione
francese con continue cessioni al corrottis
simo Direttorio. Ma se il « cedere con gra
zia » poteva rendergli la « sottomissione più
meritoria» non poteva pur troppo rispar
miargli la prepotenza dell'imposta abdica
zione e della firma della dichiarazione con
cui ordinava ai sudditi di obbedire agli stra
nieri invasori.