Table of Contents Table of Contents
Previous Page  965 / 1512 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 965 / 1512 Next Page
Page Background

I T -----T* 8 > " I

II

II

T

Ereditario, sarà inaugurato

il monumento a Cesare Battisti,

bronzo nemico, poggiato sul granito di Mon­

te Corno.

«

Torino, fiera di essere stata prescelta ad

ospitare fra le sue mura il simbolo prezioso

che esalterà nei secoli il Martire purissimo,

nc rievoca reverente la nobilissima memoria

e accoglie con vivo affetto gli Alpini d Italia

convenuti per la cerimonia, salutando in essi

i degni camerati dell'Eroe, accomunati alla

sua grandezza ed alla sua gloria

».

Migliaia erano gli alpini, scesi dalle valli

e dai Comuni del Piemonte e del Trentino,

con tutti i loro gagliardetti, con tutto il loro

entusiasmo per stringersi intorno al monu­

mento del Martire, affratellati dalla stessa

fede e dagli stessi ricordi.

11 giardino della Cittadella (dove fu col­

locato il monumento) non poteva contenere

tutta la grandiosa manifestazione, che si

estese al di là delle cancellate in via Cer-

i>aia e in corso Galileo Ferraris.

Fra le prime a giungere, fu la rappresen­

tanza degli Alpini di Trento, una delle più

numerose, inquadrata, con in testa la mu­

sica ed il gonfalone del Comune, portato da

un alfiere in alta uniforme e scortato da due

guardie municipali trentine. Veniva poi una

grande corona di alloro, omaggio di Trento

al suo grande Figlio, e seguivano alcune

centinaia di alpini, tutti reduci della gran­

de guerra, ove combatterono come volon­

tari, col labaro della Legione Trentina, ri­

fulgente di ben 12 medaglie d ’oro.

Applausi fervidissimi dall’immensa folla

si ebbero tutte le rappresentanze di corpi mi­

litari e di Associazioni patriottiche, fra le

quali si notavano i Combattenti, i Mutilati,

i Volontari di guerra, i Garibaldini.

Erano presenti, insieme con S. E. il ge-

rerale Etna, presidente dell’A . N. A . di

militari, fra cui il nostro Podestà.

Poco prima delle ore 10, preceduto dal

Ministro della Guerra, S. E. il generale

Gazzera, giunse sul posto, acclamatissimo

e devotamente ossequiato da tutte le per­

sonalità e dalla folla, S. A. R . il Principe

di Piemonte.

La figura del Martire poggiata su un mas­

so di Monte Corno, spicca suggestiva, ani­

mata da quella fiera espressione che in Ce­

sare Battisti era caratteristica e che lo scul­

tore alpino Canavotto seppe fedelmente sor­

prendere e riprodurre.

Dopo un minuto di intenso raccoglimen­

to, il generale Etna pronunzia il discorso

inaugurale, comunicando inoltre molte ade­

sioni, fra cui una nobilissima lettera in­

viata da donna Ernesta Battisti, consorte

del Martire, e un dispaccio di S. E. Ma-

naresi.

L ’oratore rievocò con nobile eloquenza la

figura del Martire, attraverso i vent’anni di

apostolato per l’italianità del Trentino; la

sua fuga in Italia per continuare la propa­

ganda ed arruolarsi come volontario nel

quinto Alpini ; la vita militare rifulgente di

episodi eroici, ed infine l’ultimo disperato

combattimento, la tragica odissea conclu­

sasi con la prigionia e col supplizio.

«Cesare Battisti — continuò il generale

Etna — era morto ! Su, nel cielo degli Eroi,

i fratelli alpini caduti gli corsero incontro ad

accoglierlo, per averlo compagno nell'im­

mortalità; giù, per l ’Italia e per il mondo

civile, un brivido di orrore, un urlo di indi­

gnazione. Gli alpini, asciutti gli occhi e ser­

rate le mascelle, strinsero i pugni giurando

vendetta. E vendetta fu fatta.

« La morte gloriosa di Cesare Battisti ave­

va suggellato col più puro sangue di mar­

tire il vincolo profondo di affinità e di fede

che, anche prima della guerra, aveva par­

ull'augusta presenza di S. A . R . il Principe

f orino, tutte le autorità cittadine civili e

nella nostra città

forgiato nel

^ 680 |