

U NA C A S A E D I T R I C E S C O M P A R S A
I PERIODICI E LE BIBLIOTECHE DI SPEIRANI
Sere fa, in casa «l una distinta signora, mi capitò
di vedere, rilegate e accuratamente custodite, d i
verse annate di quei periodici per l'infanzia e la
gioventù che gli editori Speirani pubblicavano a
Torino tra gli ultimi dell'Ottocento e i primi anni
del nostro secolo. La signora le aveva lette da gio
vinetta. conservandole poi per i suoi figli, e c'è da
scommettere che un giorno — inframmezzate alle
future novità librarie — serviranno anche ai nipoti.
Fu come un tuffo improvv iso nella mia più acer
ba adolescenza. Su uno di quei periodici. I l G io
-
vedi,
avevo esordito inen che tredicenne, accoltovi
con indulgenza lunaria e stimolatr ce.
Mi sembrava d'aver incontrato una schiera di
cari compagni di scuola, coi quali poter riparlare
delle dolci speranze allora intatte, e ben presto in
parte smarrite, in parte duramente provate al fuoco
tambureggiante deH'esperienza.
Una cosa è andar a disseppellire vecchie pubbli
cazioni alla Biblioteca C iv :ca, per lo studio o la
fredda curiosità: altro è vedersele metter sott oc
chio nel famigliare raccoglimento d'un salotto, an
cora aperte, sfogliate e
dunque vive.
Frano sette i periodici
della ditta Speirani. di
cui sei settimanali a cin
que centesimi la copia, e
uno mensile a quindici
centesimi. Dei primi sei.
due *i rivolgevano a let
tori d'c!à ben definita:
I I G iovedì
ai ragazzi dai
dod ic i ai sed ic i anni.
L'Im u trenza
ai bambini
dai sei agli undici. V*e-
rano poi : I l Novelliere
Illu strato
per signorine,
probabilmente d'ogni età :
il S ilv io P e lliro .
che trat
tava argomenti di lettera
tura e arte varia: La V a
canza del G ioved ì,
edu
cativo didattico: Ia ì Buo
na Settim ana,
prettamente
relig ioso. Il mensile s'in
titolava: IjO G ara defili
Indovin i e
contenda gio
ch i enigmistici coi rituali
prem i ai solutori.
Le pubblicazioni non ebbero uguale durata. Il
P e lliro , che s'era iniziato fin dal 1884 e ne' primi
tempi costava venti centesimi al fascicolo, cessò di
uscire col 1899; nel 1897 s'era sospesa La Vacanza
del G ioved ì, fondata nel 1890; //Innoienza
visse
dal 1892 al 1900, I l G iovedì
dal 1888 al 1906. Il
N ove lliere Illu strato
dal 1890 al 1906. Negl: ultimi
due anni I I Novelliere
aveva mutato titolo, diven
tando I l Romanziere
(
Ie lle Si/inorine,
espediente che
non valse a prolungarne l'esistenza. P iù longeve fu
rono
I
m
Buona Settim ana
e
I
m
G ara defili Indovin i
,
che nel '96 festeggiavano rispettivamente il qua
rantennio e il venticinquennio dalla fondazione e
uscirono poi ancora per qualche anno.
I
settimanali erano fascicoli attraenti pur nell
loro modestia. Se La Buona Settim ana
presentava
un foglio in 4 di sedici pagine, tutti gli altri non
avevano che otto facciate a due colonne, senza co
pertina. Il P e lliro
e
Imi
Vacanza
non portavano il
lustrazioni. I l G ioved ì. I l N ovelliere
e L 'In in x enza
ne ebbero da prncip io diverse, che poi si ridussero
a un solo disegno a penna o all'acquarello, in bian
co e nero, collocato sulla
prima pagina. Disegnato
re assiduo, pressoché uni
co, era stato per molto
tempo L . Be rlia ; più tar
di si aggiunsero Attilio
Mussino, il Gustavino,
G. G. Bruno, E . Canova.
Subito sotto la testata
trovava posto la puntata
del romanzo, che svoltava
nella seconda e terza pa
gina. Seguivano novelle,
bozzetti, articoli, rubri
che. La ricchezza dei buo
ni sentimenti esaltati nel
testo compensava la sem
plicità della veste, d 'a l
tronde dignitosa e tipo
graficamente nitida. Che
differenza con gli illustra
tissimi periodici d'oggi,
smaglianti di tavole a co
lo ri! Ma forse, allora si
badava più alle parole
che alle immagini.
Come s’è vi«to. il pro
gramma degli Speirani era
S