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oh

-tfruiscono la dimostrazione pratica della

u tilità

delle molteplici iniziative e si concre­

tano

nel documentato incremento della nostra

c-pansione e con la conquista di nuovi mer­

cati.

Ma giova ricordare a questo proposito

che

i fru tti finora registrati non rappresen­

tano

che i risu ltati dei prim i passi e che in

uu domani molto prossimo il volume delle

nostre eso rtaz ion i potrà subire notevoli au­

menti.

Noi dobbiamo guardare al domani perchè

appunto nel domani potremo valutare appieno

quanto l'azione dell’Ente Nazionale della Mo­

da abbia contribuito al potenziamento della

attività produttiva neTinteresse non solo delle

singole aziende ma. sopratutto, per il rafforza­

mento della bilancia commerciale della Na­

zione.

In questo senso agirà l'accordo italo-germa-

nico concluso a Berlino or non è molto e del

quale la stampa delle due nazioni dell’Asse si

è largamente interessata illustrandone l'im ­

portanza e prevedendone gli sviluppi.

Al di fuori di questo accordo stanno le altre

iniziative dell’En te fra le quali ricordiamo

quella della preparazione da parte delle d itte

modelliste di una serie di modelli, approntati

per il mese di gennaio, da presentare alle case

acquirenti straniere che quest'anno affluiranno

in Ita lia per i loro rifornim enti. Con questa

iniziativa si tende a dare v ita ad un mercato

internazionale verso il quale far affluire i com­

pratori di quei mercati sui quali la moda non

possiede un'attrezzatura indipendente e deve,

per le idee creative, per gli accessori ed anche

p«*r le materie prime, ricorrere alla produzione

f'te ra .

La pratica di questa in iziativa sarà tra

breve portata dai fa tti ed ancora una volta si

potrà constatare la assoluta capacità dei crea­

tori e produttori ita lian i di moda e quanto

possa essere lo sviluppo riservato a questa

specifica a ttiv ità nel campo della esporta­

zione.

Nel settore interno meritano particolare c i­

tazione le presentazioni di modelli organizzate

•la parte di case creatrici per le industrie in

-•rie organizzate per faciUtare l’a ttiv ità delle

<a*e a grande produzione e per conferire alla

moda,

anche nelle sue

manifestazioni meno

a p p a r item i e

più

modeste, un

carattere

unitario

ed un indirizzo e levato rispondente

al buon gusto della clientela italiana ed

estera.

Fra queste presentazioni ricordiamo quella

avvenuta nello scorso dicembre per gli indu­

striali del cappello femminile in serie.

A lla presentazione, avvenuta nel Palazzo

della Moda al Valentino, hanno partecipato

una quindicina di case creatrici di Torino e

Milano e cioè: AUoatti e Zacco. Bevilacqua,

Civallero. Crabbi e Fontana di Torino, e An-

dreotti. Avolio. Dionisi, Gambarini. Lomazzi,

Peter e Rovida di M ilano. Complessivamente

sono stati presentati 48 modelli tu tti impron­

ta ti a squisita grazia d i fogge, a concetti di

semplicità e di spiccata eleganza. 1 nuovi mo­

delli elaborati dalle nostre modisterie per la

prossima stagione hanno denotato i larghi

progressi realizzati anche in questo delicato

settore sia per quanto riguarda l'impiego di

materie prime sia per l'utilizzazione degli ac­

cessori. Linea italiana, gusto italiano, crea­

zioni assolutamente italiane nel concetto e

nella realizzazione.

La presentazione che, come abbiamo detto,

era riservata ai rappresentanti dell'industria

nazionale del cappello in serie, ha ottenuto

lo scopo di indirizzare anche l'intera produ­

zione industriale della modisteria verso la

completa adozione delle linee, dei m ateriali

e degli accessori autarchici di già esperimen-

ta ti con successo dalle ditte di alta moda.

Questa nuova forma d i collaborazione ha

avuto altresì l’effetto di valorizzare la produ­

zione destinata ai mercati esteri permettendo

che an?he il cappello di largo consumo, del

quale si effettua una notevole esportazione,

venga confezionato in armonia con le nuove

fogge elaborate per la prossima primavera

d a ll’Ente Nazionale della Moda.

Notevole successo hanno ottenuto anche gli

accessori, tu tti di creazione e di produzione

nazionale con materiale autarchico, i quali,

per buon gusto nell’ideazione e per la perfetta

esecuzione hanno ormai superato quanto di

meglio veniva un tempo importato dall’e­

stero.

Dobbiamo vedere in questo anche un segno

dell’azione svolta dall’En te della Moda nel

campo autarchico, nel quale i risu ltati sono

di vastissima portata e appunto per ciò me­

ritano una trattazione a parte, settore per

settore.