

C IN E M A T O G R A F O
I I
m e / .
S E L L A T EM P E S T A
.li
W illiam Wvler.
Ridurrò jx r In schermo un'opera le t
teraria è sempre difficile e rischiosa im
presa. P articolarm ente ardu a è la prova
quando si tra tta , come nel nostro caso,
di trasferire un romanzo che ha un
con tenu to denso di situazioni psicolo
giche dai toni delicatissimi e perciò
facilmente travisatoli.
IH)bbiamo jx*rò riconoscere ( he William
Wvler ha superato la prova in modo
veram ente felicissimo. Egli lui sapu to
conservare di «W u thenng Heights » — il
terrificante, spiritualissimo romanzo di
Kmilv liròn te — l'atm osfera allucinante,
attenu andon e forse l'intensità, m a dando
di ossa q u an to b astav a jx-r fam e giusta,
efficacissima comico alla triste vicenda
d 'am o re dell’infelice C athy e del suo
H eathclitt.
Vi è riuscito assegnando la p a rte p rin
cipale del nini al paesaggio, le desolate,
squallide, perennemente b a ttu te dal v en
to colline di brughiera e roccia dello
Yorkshire occidentale, che il fotografo ha
reso in modo stupendo.
T ra quelle bufere di vento, so tto quelle
nubi dense e cupe, su quei pendìi aridi,
illum inati da una luce d a traged ia, il
fatale destino dei protagonisti tro v a in
comparabile rilievo e quasi giustificazione-
1.‘insistenza di questa visione in tu tti
i punti salienti della vicenda, fa sì che
da questa si sprigioni un'altissima jxxsia.
quella stessa che è racchiusa nelle pagine
tiellissime che Emily Urènte ha scritto
c en t'an n i or sono.
R icordate come la morte coglie C athy
m en tre è in piedi nel vano della finestra,
tra le tende che si agitano
jht
il vento
i he soffia dalle Roccio Rosse portandole
il profumo selvaggio della brughiera?
Essa è s tre tta tra le braccia di Heathclitf
che la circondano quasi per tra tten e re ,
con im potente disperazione, la v ita che
sta per abU indonarla. l-a gente parla,
piange intorno ad essi, ma non esiste
per loro che sono fissi nella con tem p la
zione di quel sogno che. vivi, non hanno
|x>tuto raggiungere e che realizzeranno
solo con Li morte, nel Li morte.
È un jlezzo cinematografico grand is
simo.
Wvler ha a v u to Li fortuna e l abilità
di potersi giovare di interpreti asso lu ta
m ente p erfetti : d a Merle Oberon, una
C athy amorosa, inquieta, soggiogata e
ribelle, a Laurence Olivier, un Heathclitf
cupo, ostinato, assai espressivo, a Hugh
Williams, a David Xiven, a Flora Robson.
la devo ta governante di Cathy.
ERA
.VO VOI
E C E I I B I
d iS a c h a (
Q uando Sacha (iu itry , abbandonando
il suo am biente n atu rale che è il teatro ,
si cim en ta in u n ’opera cinematografica,
sembra voler ignorare le vie consuete
a ttra v e rso le quali si può giungere ad
un buon film e pare, in alcun i momenti,
che questa sua orig inalità di metodo
sia un'assenza di metodo e che l'esperi
mento debba fallire in un te n ta tiv o scu
cito ed artificioso anche se intessuto di
qualche tro v a ta in telligentem ente con
cepita ed abilm ente realizzata. 1 suoi
film però, dopo aver d a to una prim a im
pressione di mosaico privo di unità, di
essere re tti solamente d a b a ttu te di
spirito e d a situazioni u n a ad una Ix'n
congegnate, finiscono, con siderati nel loro
insieme, jx-r assumere una fisionomia
propria, Ix-u definita, e l’impressione
tinaie che si rip o rta è che ci si trovi di
fronte ad un genere particolarissimo,
forse anche criticabile, m a cinem atogra
ficamente persuasivo: il genere di Sacha
(iu itry . Cosi era a v v en u to per . Le perle
della corona » ed ora per il suo ultimo
film « E rano nove celibi ».
I ra le critiche che più ap ertam en te si
•
d iritto di muovere alla produzione
i inematogratica di (iu itrv . è la povertà
di un con tenu to morale a vantaggio
delle manifestazioni di uno spirito, in
dubbiam ente brillan te m a arido, un po’
caustico, privo insomma di sincera um a
nità.