

Pacando in rassegna le diverse fihre artificiali e
la loro
p o s s i b i l i t à
ili impiego uri tessuti «li alta
moda, rileviamo che il raion cupranunoniacale è
libato nei due tipi opaco e lucido in modo partico
lare per «ili arti< oli indicati per !a viscosa. Le sue
applicazioni nei temuti predati sono piuttosto li
mitate. Il raion all acetato oltre d ie in temuto di
puro acetato è largamente impiegato in temuti misti
con viscosa ed anche con «età: ili cui l'ordito è co
stituito di raion all'acetato, che (ad e», nei rasi)
dona il caratteristico appetto di lucentezza, mentre
la trama è di crespo di viscosa.
T ro\a lar*ro impiego nei
t e s - u t i
fantasia acetato-
vi-cosa 'ili quali. con l'acetato che si
t i n u e
solo con
speciali coloranti. «i hanno effetti bicolori o di ri
serva. tingendo in pezza. Il raion all'acetato opaco
è adatto per temuti novità da «ignora, per piccati,
per ahiti Inanelli estivi (il tipo cotone). Non è adat
to per filati molto ritorti, come quelli che si usano
per la fahhricazione dei temuti crespi, che si pre
parano con viscosa e con Bemberp.
Del fiocco si impiega ili modo particolare quello
ili viscosa mescolato con lana o per temuti estivi:
il tipo lana «i u-a in miscela con lana naturale per
drapperie di qualità per -ignora, dando a questi
l'aspetto e il tatto delle drapperie in fihre naturali.
Tali raion a bava unica continua ed a azione piatta
«ervono per te—uti laminati da «ignora.
La
p o s s i b i l i t à
d'impiego delle fihre artificiali nei
temuti di alta moda è documentata dai
b e l l i s s i m i
risultati ottenuti nelle confezioni di ela-«e per si
gnora di—ipaudo ormai definitivamente quella dif
fidenza
1111
tempo diffu-a \er«o le fihre tedili arti
ficiali. ritenute •lim itati inferiori di quelle na
turali. I.a produzione di fihre artificiali costituisce
un importante settore del piano autarchico, e dai
dati sopraricordati risulta che anche per i temuti di
alta moda il loro impiego totalitario o in miscela as
sicura nella pre-enle congiuntura una produzione
più che -ufficiente per le richieste del mercato in
terno.
La fahhricazione dei tessuti con miscela ohhli-
caloria di lana, cotone e jufa con fihre tedili suc
cedanei nazionali è regolato con di\er-e e note
norme legislative. La proporzione del 20 °ó può e—
•ere dilatata fino al UHI
°(J
e per tutti i «radi inter
medi. pur dando al commercio la po—ihilità di ser
vire il consumatore con -uà piena soddisfazione
anche per i te-suti pregiati.
I
utta\ia nece—ita per il huon nome della pro-
duzione di quelli di alta moda, reprimere "li ahu-i
nella mi-celatura. in
iihm Io
da dare una certa ga
ranzia ai confezionisti.
La \i-ioue che in piadra le possibilità te—ili di
alta moda nel diffìcile periodo «he attra\er-iamo è
a—ai confortante. L—a dociiinenta la completa au-
to-iiffìcenza in un particolare -ettore «Iella nostra
produzione e riconferma inoltre la lungimirante
politica eeoiioiniea del Redime che ha |*erme—o di
realizzare, con
I
autarchia, la totale
ind i|»end rnza
per i tessuti pregiati, un tempo importati da ll'e
stero.
La guerra, con le sue dure necessità. porla a
sfruttare al massimo le risorse del Paese, e l'au-
tosiiflicienza ha impostato in
s c u s o
totalitario il
problema tessile. L'industria delle fihre artificiali
(raion, fiocco, lanital) ha recato un apporto fonda
mentale all'autarchia della Nazione in questo set
tore.
Pur lasciando un larjio marcine all'esportazione,
fa fronte a un bisogno interno pari al 60
%
dell'in-
dustria cotoniera ed al 30 % dell industria laniera.
Nell'exentnalità ili rottura completa di rapporti
commerciali con l'estero, l'industria delle fihre a r
tificiali può metterne a disposizione l.~>0 milioni di
chilogrammi, il che, praticamente, significa l'asso
luta indipendenza.
Infatti
il
consumo medio di fihre
t e s s i l i
in Italia
è di circa 6 chilogrammi
prò rapile,
di cui circa la
metà per il \estiario.
In lutti i settori in cui il nio\iuiento autarchico
si è sviluppato quello dei ter—ili non solo offre un
effìcace esempio del cammino percorso, ma confer
ma come le nuo\e materie prime possono \ alida
mente adempiere al compito di ri»erva potenziale,
alla quale attingere per o"iii no-tro fabbisogno.
L*impiego di materie prime autarchiche non ha
pro\ocato il declassamento del prodotto, anzi, in
dice di una confortante evoluzione, ha favorito la
tendenza a non fondarci
s t i l l a
produzione di quan
tità. ma ad orientar-i verso una produzione di qua
lità. F* del re-to tale tendenza corrispondente a
nuove esigenze del nostro mercato interno in rap
porto alla creazione di una lumia nazionale, don
essa «i è difT
11
~o un *en»o estetico, che richiede tes
s u t i
più
f i n i
nelle confezioni.
Da questo quadro venerale possiamo dedurre che
anche per i te—uti di alta moda. neU'attuale con
giuntura. le fihre autarchiche possono trovare un
largii e razionale impiego senza tornare a danno del
prodotto. HMldi-facendo le esigenze della partico
lare categoria di consumatori.
Il
coii-umatore di te—liti pregiati è sempre stato
lenaeeinenle avvinto a"li articoli di fihre integrali,
cioè lana. seta. lino, ma la felice presentazione dei
prodotti nazionali, i projire—i tecnici ed artistici
nelle creazioni, hanno vinto molte ritrosie, cosic
ché o«^i il tessuto di lu««o misto o completamente
autarchico serve a confezionare ahiti femminili con
una rilevante percentuale di fihre artificiali in rap
porto ai tessuti tradizionali.
(iià molto sj è fatto con l‘au>ilio della tecnica e
«Iella scienza hasate sulla capacità produttiva del
Pae-e |*er “rendere postillile la fahhricazione di tes
s u t i
di alla moda
m i s t i
o completamente di fihra
autarchica. Su questa via >i procederà «|»editamente
non
s o l o
|»er far fronte alle attuali esigenze, ma
anche |»rr attrezzare «empre più e meglio la nostra
industria onde renderla preparata ai compiti ili
e«pan*ione che in un domani non lontano le sa
ranno assegnati.