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RASSEGNA 1)1 POLITICA ESTERA

A C A R T E S C O P E R T E

Nella sua moderna incarnazione massonica clic

«ili ha permesso di controllare la \ita politica econo­

mica e culturale depli Stati, l'ebraismo, per attuare

il suo antico sopno di dominazione u n iv e r s e , ha

usato due ricette apparentemente incompatibili :

una che puntella le casseforti dei ricchi (teorica ca­

pitalistica dell'ebreo Ricardo): ed un'altra che in­

canna la fame dei poveri ( teorica proletaria del­

l'ebreo Marx). Il (ine: l'umanità spaccata in mezzo;

da una parte l'internazionale dell'oro , dall'altra

l'internazionale della miseria. Cioè un informe

bruto indifferenziato proletariato e una parallela

oligarchica onnipotente plutocrazia. S'intende: pro­

letariato pei « poi in ». plutocrazia pel « popolo

eletto ».

La guerra 1914-1918 — guerra ebraica affermano

le dichiarazioni ufficiali del Congresso internazio­

nale piudeo-mas-sonico parigino del 1917 — ebbe

per iscopo la distruzione dei prandi Imperi europei.

Perciò avvenne che. al momento op|»ortuno. il capi­

talismo ebraico americano ed inplese — e preci-a-

mente i miliardi depli Schiff e dei Rotschild — ar­

marono la rivoluzione bolscevica e. ottenuto il crollo

dello zarismo. spinsero l'America all'intervento,

preparando apli Imperi Centrali un upuale declino

e un'identica rivoluzione. Indi sulle placide sponde

del Lemano il Sinedrio pinevrino. partorito dal-

l’ A.I.L . ( Alleanza hraelita Universale) coi quattor­

dici punti del fratello magone Wilson, supperiti

dall'ebreo-massone Lippman.

La Società delle Nazioni non riuscì tuttavia ad

impedire che Romanità e Germanesimo. attraversi

il Fasciamo e il Nazionalsocialismo. spezzassero la

trama che Israele tesseva sull'addormentainento dei

popoli, riprendessero il compito di difendere e di

riaffermare contro le forze tenebrose della piudeo-

massoneria capitalistico-lmlscevica i valori tradi­

zionali e istituzionali della civiltà occidentale, e

muovessero puerra alla piudaica Pax versaillese. Le

Rivoluzioni Mussoliniana e Hitleriana, sorte come

negazione e superamento del capitalismo mercantile

e del comunistno cencioso, termini estremi e neces­

sari del propramma epemonico di Israele, dovevano

necessariamente trovare nelle prandi democrazie,

riserve di caccia della finanza ebraica, e nel I

mi

I-

«cevi»mo russo, i loro naturali irriducibili nemici.

Scoppiata l'attuale puerra alla quale Italia

e

(Ger­

mania sono piunte ineluttabilmente do|Ki una serie

ventennale di battaplie preliminari — puerra ebraica

ha affermato

dalle

Loppe e

dalie Sinapophe l'ebrai­

smo massonico internazionale

la Russia,

con un

atto

rhe

parve deludere le speranze e le lu«inphe

delle demop lutocrazie finanziatrici dei rosH. firma

un Patto di non appressarne con la Germania —

23 aposto 1939. Il mese successivo il Patto è com­

pletato da un accordo di frontiera e di amicizia fra i

due Stati. Ciò autorizzò a pensare che alla buona vo­

lontà del povcrno di Berlino avesse corrisposto una

upuale buona volontà da parte del poverini di Mosca.

Trasportato ncH'ordine delle idee politiche il fatto

parve inoltre lepittimare quest altro pensiero: che

il bolscevismo russo si fosse davvero evoluto «favo­

revolmente ai piani internazionalistici dei «uoi au­

tori ebrei. A confortare questa conclusione stavano

altri elementi di piudizio forniti dalla «tessa storia

delle interne vicende sovietiche fra i quali, princi­

palissimo, l'eliminazione dell'ebreo Trotzki e dei

suoi sepuaci ostinatamente fedeli all'oriinnario pro­

pramma di rivoluzione mondiale al quale Stalin

sembrò voler preferire un nazionalismo russo di

stampo zarista. Come la inoppupnabilità delle prove

hanno dimostrato, il povcrno di Mosca mirava in­

vece alla appressione impernio sentimenti di pace

verso il Reich. La Russia infatti violava pii impepni

con la Germania nepli Stati Baltici e nei Balcani,

offriva armi alla Juposlavia. tentava di mettere le

mani sulla Bulparia e sui Dardanelli ed attendeva,

d'intesa con Londra e con Washington. di appredire

le forze dell'Asse al momento opportuno.

Dal punto di vista depli interessi territoriali e stra-

tepici. l'azione di penetrazione baltica e balcanica,

svolta scpretamente ed apertamente da Mosca, coin­

cide senza dubbio col moto secolare di pravitazione

slava verso i mari, ma è altrettanto certo che questa

rinnovata pressione imperialistica ed appressivi rap­

presentava, nei piani del Comintern. la preme-sa

per la prande avanzata dell'idea bolscevica, cioè per

la sovietizzazione dell'Europa. L'intimo rapporto

di causa ed effetto che ha lepato, sin dall'inizio, i

miliardi dell*Alta Banca ebraica americana ed in-

plese e l'opera sovvertitrice e livellatrice del mar­

xismo rosso, si è dimostrata ancora validissima. Il

disepno è ancora quello che doveva attuarsi con la

trascorsa puerra inoudiale e che non essendo com­

piutamente riuscito, aveva bisopno di questa seconda

e definitiva puerra ebraica: sommerpere la civiltà

le tradizioni j miti le nazionalità le relipioni dell'oc­

cidente europeo. Affinchè Israele possa, massonica­

mente. trarre l'Ordine dal Caos. L'appressione russa

è stata prevenuta e ritorta. Israele ha perduto la

partita. I.a vittoria dell'Asse sepnerà perciò

c o n t e m ­

poraneamente la fine dei due a*petti complementari

e necessari dell'ebraismo sovvertitore: l'internazio­

nale dell'oro e l'internazionale della miseria.

i fon ino

v il l a n i