

La Podesteria ha dato l ’esempio coltivando
10 scorso anno centosessantamila metri qua
drati delle aree dei parchi e giardini e di altri
appezzamenti della città, e gli ottimi risul
tati ottenuti confortano nel proposito di
estendere quest'anno la coltivazione anche
ad altri terreni municipali in modo che lo
sfruttamento sia totale, completo.
I
torinesi hanno assistito in luglio alla
mietitura e trebbiatura della segale e in
agosto alla raccolta delle patate, proprio come
in campagna. Alle grandi oasi di verde create
per la grazia e la bellezza del centro urbano
si è richiesto ora qualcosa di più utile di quel
chf sia uno scenario di piante ornamentali
e «li fiori.
D « Valentino », il magnifico parco i cui
viali videro un tempo sfilare reali cortei di
carrozze e galoppare «M azzoli e cavalieri;
11 romaatico « Valeatiaa • aelle cui ambrose
stradette e viottoli ai attardatala e ai attar-
daaa tuttora le coppie i a u a a i t c — •poiché
aoa v*è idillio ibarriito adk i sottra città
che non abbia avuto a suo complice questo
suggestivo parco — non ha disdegnato, pur
mantenendo intatta la sua linea di grande
inconfondibile signorilità, di cedere gran parte
delle sue verdi praterie per la coltivazione
delle patate e ne ha fornite ben 300 quin
tali.
Nel parco della Pellerina invece dove il ter
reno è più sabbioso, è stata data la preferenza
alla coltura della segale. Alla trebbiatura si è
constatata una produzione di 135 quintali
di segale e di 300 di paglia. Anche qui sono
state pure seminate patate e se ne sono rac
colte 200 quintali circa. D popolare parca
di Borgo S. Paolo ha saputo superare gK
altri in produttività ed ha fornito bea 350
quintali di patate. La villa S. Severino, da
poco più di un anno aperta al pubblica, data
la aaa natura collinosa a M poteva offrire
vasti appczzandoti atti alla coltivazioae: tut
tavia utilizzaado l'utilizzabile,
m
aoao potuti
ricavare 120 quiatali
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patate, adì aacbo
Fasica prate. di V i a Gestro, la M p a k vàia
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