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,1

I

di l.nijri \\ ni ii i lumi ili v tirila >;i la tiri Principe

■ li I ululò. In Inghilterra vi ria ima ricca arinrria

nella rrlrbrc Toil'r ili I.mnlia rii alile a Pcriia rii

in a lile città svizzere um id ir a Iin i ilio, a Vienna.

D io d a . Iimsbiiik. a l«udapc>t rii a l'irlroburgn

r \ la dicendo.

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l.a Spaglia, d ir r piriia ili ricordi militari,

conta la pia ricca armeria d i r si conosca, ma il

s ilo

on lilia llirlil•> non segur

im i

liirtoilo pratico.

Kssa infatti tu

nita ■un accampamento

ili acciari, ili cavalleria mcdiocvale allinrala prr

una rivista. Tutta brava gente iinliottigliata

ud ir corazze ili ferro brunito. \ est ita ili bronzo

cesellato dalla lesta alla cintola ».

(Juale sarà ora la condizione di queste armerie

dopo la bufera clic sconvolse l'Furopa.'

Risalendo alle origini di quella di Torino, si

rileva elle la sua prima idea spetta a Carlo Mina

nude I litriio ili Margherita, sorella ili Knrico II

K‘e ili Francia e consorte di Kmaimde Filiberto,

la cui nascita determinò la restituzione da parte

della Francia della città di Torino al Duea di

Savoia.

fa r lo Fmamiclc I pensò ad una collezione di

bu.'ti e di armature «lei suoi m a d o r i e ilei più

celebri capitani ilei suo tempo, ciò che avvenne

dopo il l'isn. ma i locali, ove fu etVettuata la rac­

colta. vennero incendiati casualmente. <•li avanzi

del materiale furono radunati nell'Arsenale allora

in embrione.

Il vero fondatore però d d l ’atlinde armeria fu

He Carlo Alberto <• iniziatore sapiente e munifico

proteggi! ore * come ben scrive il Colite Nit torio

Scixsscl d\\ix Colonnello d ' Art i^rlieria. che ne fu

Direttore per ben I!* anni consecutivi e che tino

dal 1

aveva avuto l'incarico, quale scudiero

del Sovrano, di rinvenire ed acquistare armi,

armature e cimeli relativi a Principi Sabaudi, a

Capitani di ventura, ai v::ri dinasti delle signorie,

ai Comuni e alle Repubbliche italiane. A tale

intento furono fatte diligenti ricerche in Italia ed

all’estero negli arsenali, nelle \ille. nei palazzi,

ilei castelli, nei musei. Fliti e personaggi insigni,

nazionali e stranieri, tra i quali la Camera dei

Conti, la Accademia delle Scienze, il Principe di

Ascoli, il Visconte di Challant, il Duca di Mor-

temar, il Conte Waldburg Truchscss, il Conte di

linde ed altri si ascrissero a dovere ed onore con­

correre alle dotazioni di esso con armi c materiale

vario.

Furono anche acquistate tutte le armi ed arma­

ture clrt' costituivano la preziosa raccolta del cele­

bre pittore milanese Alessandro Sniquirico.

Non appena l'Armcria si alTcrmò per la quan ­

tità, e qualità del prezioso materiale, questo venne

opportimamente collocato nella cosi detta « h‘<>-

tonilo • al primo piano del palazzo Kealc, am ­

biente die dà >ulla loggia prospiciente il palazzo

Madama, chiamata

|M*scia

* Mbtitiiin » perchè

quivi He Carlo A llerto proclamo solennemente