

UN PITTORE TORINESE
(Ml'ollorenla
AMEDEO
GHESIO
VOLPENGO
Nato in Torino il 7 maggio 1*17. ili famiglia
tiolùliarc. oriundo «Iella provincia ili Cuneo. la
>ua \iia tu
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«• non contrassegnata ila eventi
•li particolare rilievo.
Suo patire — <iiiiM-ppc — era un magistrato.
•li principi rigiilis>imi. come, ilei ro to , era eon-
>llct llililie ilei tu II/il »l'ari piemontesi ilei tempo.
I,;i inailre era nipote ili i|llcl Michele lìellolie.
che In a lungo prefetto «Iella città ili Torino c
\cline ila lui tenuta eil allevata come figlia, es-
'cnilo rimuMu orfana «Iella ma«lrc a un anno e«l
a tre ilei patire, perito per annegamento, Condu-
ic\a «lue niellici iti calesse a Casall>orgonc «■li«*s-
>i«i«•»
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salvò, tranne il cavallo.
Compì "li sfinii a Torino «• le sue classifiche
ci avvertono come egli tosse, ti li ila radazzo, accu
lato. diligente, preciso, «pialità che. i>iii tarili.
i|Uati«lo cominciò a«l avere stmin». >i tradussero
in ordine tu«*fi<*ol«ist». dote non fre«pientc in un
artista. specialmente. «li «piei tempi. Kra difatti
«piasi ohliligt». una estrosità, talora confinante
«•olla >tratnlieria. caratteri che si attrihiiivano a
predio ili chi man«‘ggiava pennello o scul|iello.
La pa»ioiie per l’arte pittorica "li >i sviluppò
pr«*>ti»imo. Non aveva avuto maestri, perchè
non garbava ai suoi una tendenza che prometteva
'«•lo liuteria, ma «-"li «li>egnava e«l acipierellava
■ li continuo, «urne ile è documento gran numero
di saggi, che conservò
cura. Naturalmente
e » i «leiniiiciano l'autodidatta. che amlava man
mano M-oprendo alcune leggi fondamentali «lei
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