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r iw if d'(iuhinno.

cali-. sono destinate a rimaner*- ricordo di co.»»*

clic il tcui|

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i i* l'uomo hanno trasformato, come

la bellissima <• Piazza San Carlo a Torino ».

Il

(ì lux in

poco curò l'acquerello, ora di

nuovo in onore. .Ma il poco che lasciò indica,

anchc in questo campo, la sua sicurezza. Valgano

alcuni paesaggi acquarellati verso i veiit'aiini,

e sovratutto il piccolo tondo: « I'n iitticiale fra li -

cese

•*. F mi operetta incompiuta, ma certo di

>quisila fattura.

Ma il Nostro fu essenzialmente un paesista.

Si interessò anche di figura, e le opere che ci ri­

mangono accertano che, anche in questo campo,

avrebbe impresso una orma tu tta sua. se la morte

non l'avesse ghermito anzi tempo. I suoi quadretti:

* I lumia seiluta », « Ksplorazioiie », «Como alla

finestra », « Sei personaggi in costume* sono pie

coli gioielli per la precisione e forza del segno,

l'eleganza delle |M»se, la felice utilizzazione ilei

colore e degli effetti ili luce.

Piii numerosa e caratteristica è, come si »'•

«letto, la serie ilei paesaggi. I primi, ili ordine di

tempo, risentono l'influenza della moda ddl'cpoca.

la concezione del paesaggio ili pittura, collie lina

rigorosa imitazione della natura, o meglio della

natura vista nelle sue apparenze consuete.

12

Ma presto abbandonò questo modo di dip in­

gere. seguendo la scia luminosa di Fontancxi.

Cello ile nacquero opere che molto risentono la

influenza del grande ('a|Mt-scuola. Tuttavia ve ne

sono altre clic contengono una impronta perso­

nale. come: <>Aia al sole ». « Alberi in luce », * Il

Po a Torino », « I tre stagni ».

Volendo sintetizzare il carattere della pittura

del (ìhesio. si può dire che essa seppi' cogliere,

nella \alita immensa degli aspetti della natura,

di impeto, con immediatezza e con un senso raf­

finato quanto vi è in essa di più armonioso e sug­

gestivo. Fgli cercò negli alberi, nel cielo, sulla terra

le perle che certo vi sono e di cui pochi si accor­

gono. per incastonarle nelle sue opere. Non tornò

— salvo rarissimi casi — alla pittura rifinita, ma

>i giovò con moderazione e saviezza della tecnica

impressionista, esagerandone i difetti solo in qual­

che circostanza.

Vide il mondo colla sensibilità del vero p it­

tori- e coll'occhio del vero poeta. Dimostri», col

fatto, che l'opera d'arte autentica nasce quando

una emo/ione profonda di uno spirito «‘ccezionalc

ha trovato,

jmt

esprimersi, una tecnica adeguata.

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