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L'infanziaèll’iiÉÉia torinese

nel 1848

L’ Unione industriale di Torino, nella persona del

suo presidente ing. Sandro Fiorio, coadiuvato da una

apposita Commissione ordinatrice, ha voluto celebrare

il Centenario con una mostra originalissima illustrante

le origini dell’industria piemontese nel 1X4S. Venne

incaricato della realizzazione lo scrivente il quale si

accinse al compito con la chiara coscienza della re­

sponsabilità e del privilegio conferitogli.

Se le fonti bibliografiche potevano offrire possi­

bilità ad uno studio siill'industria a mezzo il secolo xix,

molto più arduo era il trasformare uno studio descrit­

tivo 111 una rappresentazione iconografica tale da atti­

rare l’attenzione del visi­

tatore c racchiudere 111

una sintesi panoramica

tatti e idee di quel tempo.

La guerra ha distrutto

materiali preziosissimi sia

di archivi pubblici che pri­

vati. Collezioni, albums,

stampe, riproduzioni che

sapevo esistere prima della

guerra più non mi tu pos­

sibile ritrovare oggi, men­

tre altri documenti sono

ancora dispersi o racchiusi

in casse lontane dalle ori­

ginarie sedi.

La ricerca fu quindi

oltremodo difficile, ma

devo un particolare rin­

graziamento al prezioso

contributo della Bibliote­

ca civica e ai suoi collabo­

ratori tra cui l’avv. Piero

Repetti (f.f. da direttore)

e il comm . Alvise Gram ­

matica nonché al perso­

nale dell’ A rch ivio del co­

mune che seppe riesumare

fonti di grande valore.

La Mostra allestita nei

locali del Museo del R i­

sorgimento, diretto con passione e intelligenza dal

professor Luigi Bulferetti, presenta una sessantina di

pannelli illustranti le origini delle varie industrie di

Torino e del Piemonte.

L ’econom ia piemontese appare così nei suoi vari

e principali aspetti: dai trasporti alla chimica, dalla

seta alla lana, dalla metallurgia alla concia. Torino,

prima che Carlo Alberto e C avou r iniziassero la poli­

tica ferroviaria, era collegata a m ezzo delle diligenze

con tutte

ìpali città europee.

Il visitatore può non solo seguirne le rotte ma rile­

varne i prezzi e gli orari.

V iaggiavano senza fret­

ta i nostri bisnonni e al

primo apparire della mac­

china a vapore sorgono

i timori di disastri e scon­

quassi che una caricatura

del tempo riproduce nella

sua tragicomica evidenza.

Dal 24 settembre 1848

al 20 dicembre 1853 sono

descritti 1 vari tronchi fer­

roviari, aperti al traffico,

della linea Torino-Genova

con i relativi orari e prez­

zi. Si andava a Genova con

L. 16,60 in l 'classe, prezzo

assai alto tanto che un pi-

ncrolese aveva pensato da

un sistema stravagante de­

nominato «a nicnattnte »

sfruttante la forza dei ca­

valli su un tappeto rotante

che avrebbe dovuto met­

tere in moto un convo­

glio così complicato che,

come rilevò il Ministro

Corbellini in occasione

della visita inaugurale del

Presidente della Repub­

blica, non... avrebbe mai

potuto muoversi.

ing. Germano Sommeiller che con gli ingg. Grandi* e Gradoni

realizzarono la grande impresa del traforo del Frejui voluta

da Camillo Cavonr. L’opera venne iniziata nel 1S57.

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