

pianti ferroviari fissi allo scopo di rendere sempre più
sicura la circolazione dei treni malgrado il continuo
aumento della velocità di esercizio.
Il
pubblico profano dà solitamente molto maggior
peso alle innovazioni relative al materiale mobile,
ma non bisogna dimenticare che 1 progressi del ser
vizio ferroviario dipendono anche in misura non mi
nore dai perfezionamenti che vengono incessante
mente introdotti negli impianti fissi; la Mostra Storica
ha certamente convinto, almeno i competenti, che
l’Amministrazione ferroviaria cura entrambi i rami
con uguale amore ed attenzione.
L’elettrificazione delle linee ferroviarie è problema
di tale importanza che basterebbe da solo a fornire
materiale per una Mostra completa; in questo caso si
sono condensati in una sala speciale tutti gli elementi
più caratteristici, dal lato storico e tecnico, di questo
importante ramo della tecnica ferroviaria, nel quale
l’Italia e particolarmente le Ferrovie dello Stato van
tano ben a ragione titoli gloriosi ed indiscussi di prio
rità e di superiorità.
Infine una grandiosa scena allegorica ricordava al
pubblico in modo sintetico e simbolico il grande cata
clisma che ha colpito durante l’ultima guerra l’orga
nismo ferroviario sul quale si è particolarmente acca
nita la violenza distruggitrice dei più moderni mezzi
bellici (con un danno totale valutato a 900 miliardi),
ma nello stesso tempo esaltava la rapidità con cui
1*Amministrazione ferroviaria ha provveduto alla ri
costruzione per dare al più presto al Paese un regolare
servizio di trasporto indispensabile per la vita moderna.
Alla Mostra hanno partecipato in proprio anche le
principali Ditte private locali che si occupano di ripa
razione e costruzione di materiale ferroviario; esse
hanno voluto essere presenti non tanto per fare pro
paganda in favore dei loro prodotti (compito che viene
piuttosto affidato alle numerose altre Mostre che si
svolgono e si sono svolte anche a Torino, con grande
frequenza specialmente quest’anno), quanto per ricor
dare ai visitatori della Mostra storica il contributo di
studio e di lavoro che esse hanno dato e danno conti
nuamente alla soluzione dei problemi ferroviari.
Un notevole interesse presentavano anche i quattro
film che venivano proiettati nell’apposita sala e che
completavano in modo evidente la documentazione
dei gravissimi danni sofferti dalle ferrovie durante la
guerra e degli sforzi grandiosi compiuti daH’ Ammini-
strazione p i. .a 1costruzione degli impianti.
Abbiamo accennato ai più importanti elementi che
concorrevano a rendere interessante la Mostra, ma
numerosi cimeli, fotografie, modelli completavano
l’insieme e costituivano un complesso vario, istruttivo
e dilettevole. Il tutto era ambientato signorilmente e
sistemato con un senso artistico non comune che ha
fatto grande onore agli Architetti Perilli e Mariani
della Direzione generale di Roma i quali hanno curata
la parte artistica. Questo non è solo il giudizio perso
nale del sottoscritto, ma quello unanime di tutti 1 visi
tatori che hanno dimostrato col loro numeroso inter
vento e con la loro evidente soddisfazione la più com
pleta approvazione.
AMEDEO SAVOJA
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