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Pertanto su ogni gruppo di 100 delle nuove camere

l’S .4°0 sarà riservato agli scapoli, il 4<>/) a piccole

famiglie di 2-3 persone, il 40. s a famiglie piii nume­

rose o meno modeste ed il solo 4,5°,, a disposizione

dei pochi che abbisognano di 4 camere oltre la cucina.

Le costruzioni 111 serie presentano il difetto di dare

una impronta 1111 po' monotona alle località 111 cui

vengono elevate. Ne risulta 1111 aspetto quasi di acca-

scrmamcnto. Si è cercato, nel limite del possibile, di

ovviare a questo guaio, distribuendo gli edifici 111

rioni diversi e ricorrendo a movimenti di massa, a uso

di materiali vari nelle tacciate e ad altri accorgimenti.

Si sono poi riservati nei vari aggruppamenti, ampi

spazi liberi perchè, tornendoli di alberi, le case m u l­

tino distribuite nel verde. Lo si è fatto non solo per

ragione igienica, 111.1 anche per preoccupaziono

estetica.

La progettazione tu affidata, per 1 primi due tipi

cui si è accennato, all’ Ufficio tecnico municipale,

che si dedicò all’importante ed attraente lavoro con

slancio, perizia e comprensione dell’alto scopo da rag­

giungere. E giusto che siano ricordati quelli che più

attivamente concorsero alla preparazione dei progetti:

il Capo dell’ Ufficio Tecnico Iti£. Albv, il Capo D ivi­

sione Ing. Ceragioli, gli Ingegneri Boffa e Zaiiini.

Agli altri tipi provvidero gli eminenti architetti

Decker e Ressa, vincitori del pruno premio nell’ap­

posito concorso indetto dall’ Amministrazione comu­

nale, per le case popolari-tipo da costruire 111 regione

Miration ed altrove.

Se non sorgeranno incagli nuovi, le opere pn>-

gettate verranno date ad appalto tra breve, colla spe­

ranza di poter offrire entro l’anno venturo un'abita­

zione. veramente umana, a 1363 famiglie, che si

trovano tutt ora, per cause di guerra, 111 protondo e,

talvolta, tragico disagio.

(itovi l'iniziativa del Comune a stimolarne altre e

l'industria edilizia possa ritornare all'antica floridezza,

quando riusciva a costrurre, 111 1111 solo anno, decine

di migliaia di camere. Ne conseguirebbe un assorbi­

mento notevole di mano d'opera con una forte atte­

nuazione della disoccupazione localo.

E sempre esatta l’osservazione dei nostri padri che

l'edilizia mette 111 moto, come nessun’altra, le più

varie attività economiche ed è segno c mezzo di

prosperità. Si deve augurare che lo Stato si preoccupi

finalmente di dare al problema della casa tutta 1 atten­

zione che essa merita.

In 1111 Congresso di Urbanistica ed edilizia, tenuto a

Roma, qualche mese fa, si è ricordato che circa 1111

quarto della edilizia rurale ed urbana va rinnovata.

Ed è esatto, sicché si deve pensare alla attività costrut­

trice, non come ad una necessità solo post-bellica.

Il problema di una abitazione sana, accogliente, suf­

ficiente preesisteva alla guerra e dovrà essere affron­

tato, anche se deve essere, prima di ogni altro, ri­

solti' il problema urgente dei sinistrati e degli sfrattati.

Dare 1111 focolare degni' è non solo dovere umano,

ma è lungimiranza politica. Con esso si difendono la

famiglia e la nazione, il bene della salute individuale

e pubblica. Con essi' si fortificano lo spirito e la

morale delle masse.

La giustizia siKiale. una nuova civiltà più alta,

basata sul lavoro, 11011 possono disgiungersi dalla so­

luzione del problema della abitazione.

GIULIO CASALINI

Prospetto di

bb

edificio in corto Giulio Cciar*.

u