

La colonia alpina.
e altrove per ridurre scientemente le possibilità di
azione della Società.
Ne risultò un susseguirsi di chiusure o di riduzioni
di reparti oltre alla definitiva rinuncia alle attività di
strutte dalla violenza fascista (carte-birreria, teatro,
ambulatorio medico-chirurgico).
Lo sviluppo (96 distributori e io spacci aziendali a
Torino. 44
Regione) avvenne unicamente nel
ramo alimentare, senza che t macchinari e le attrez
zature si adeguassero alle mutate esigenze.
L’ Azienda dal lato commerciale si dimostrò sempre
sana ed attiva, pur avendo perso tutte le caratteristiche
derivantile dai principi solidaristici che informavano
il movimento cooperativo.
La guerra 1940-45 pesò sull’ A .C .T . con la distru
zione parziale di 15 distributori e 2 farmacie e totale
di 9 distributori e di una farmacia; la sede centrale fu
distrutta per una buona metà.
L'occupazione tedesca completò l’opera con le re
quisizioni di merci e mezzi di trasporto e col saccheggio
della colonia di Laigueglia.
Il C . L. N. Regionale piemontese sin dall’aprile
1945 aveva designato a Commissari Guglielmo Mar
cellino e Gino Castagno che assunsero la direzione
subito dopo la liberazione.
Per prima cosa i Commissari ripulirono l’azienda
del personale incapace e disonesto, migliorarono il
trattamento economico e inorale dei dipendenti, rior
ganizzarono 1 reparti, procedendo con ritmo celere
alla ricostruzione delle parti distrutte.
Si stabilì uioltre di porre in vendita generi di con
sumo magan ad alto prezzo, ma contenuto tuttavia
nei limin dell’onesto.
Si ricostituì l’ Ufficio costi, l’ Ufficio statistica, l’ U f
ficio inventari, l’Offiana manutenzione, il laboratorio
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Ma purtroppo venne il tempo 111 cui le squadre
fasciste iniziarono la loro opera di distruzione.
Nel periodo dal 15 ottobre al
2
novembre 1922
furono incendiati e distrutti 12 distributori ed il iS di
cembre 1922 1 fascisti completarono la loro opera in
cendiando il palazzo dell’A .G .O . ove aveva pure sede
la Camera del Lavoro.
Successivamente con Decreto Reale 14 giugno
1923, 11. 1363 l’ Alleanza tu eretta 111 Ente morale con
finanziamento da parte di alcuni Istituti di Credito
cittadini per un importo totale di L. 2.
(>00.000,
allo
scopo di sottrarre l'Azienda ai lavoratori e di permet
tere un controllo continuo e
disinteressato
del Governo.
Nel ventennio 111 cui
1
*Alleanza funzionò come
Ente morale mutò radicalmente forma e tu ultima
mente snaturata.
L’ A .C .T . aperta ad ogni socio apportatore di cento
lire di capitale, svolse attività commerciale ed assisten
ziale senza un programma definito e la sua azione ri
sultò slegata e contradditoria.
Gli amministratori, partiti dall’esigenza reazionaria
di sminuire l’importanza dd l’ Ente e togliergli la carat
teristica proletaria, alienarono beni immobili 111 Torino
La colonia marina.
Alla spinta ascensionale nel campo commerciale
taceva riscontro il sorgere e raffermarsi di molte atti
vità nel campo mutualistico ed assistenziale tra le
quali : la Colonia marma di Laigueglia (trasferita poi
a Loano) capace di ospitare 200 bimbi; la colonia al
pina e la Casa per 1 soci di Mczzenile; il Ricreatorio
A .C .T .. complesso di istituzioni ricreative ed educa
tive: «Il Risparmio del lavoro» trasformato poi 111
«Cassa depositi» istituto di risparmio dell’ A .C .T .; il
« Bollettino »organo distribuito a tutti 1 soci: la trasfor
mazione dell’antica Cooperativa Tipografica 111 le
gale Società A11. «Tipografia dell’ Alleanza ».