Table of Contents Table of Contents
Previous Page  549 / 729 Next Page
Show Menu
Previous Page 549 / 729 Next Page
Page Background

Atmci torinesi: qua la mano. E fissiamola bene

nella memoria la data del 15 settembre. Essa rappre­

senta il

non plus ultra

di quanto abbia saputo offrire

l’umanità in questo tormentato dopoguerra: il Salone

dell’automobile. Legittimo orgoglio ? Rivincita del

bougianen

? Riscossa industriale italiana? Affermazione

dello spirito di iniziativa del Paese ? Mettiamo tutto

nel calderone amici. Nessuna parola riuscirà a darei

un’espressione di questa celebrazione del genio e del

lavoro italiano; o almeno ogni parola è impari al suo

valore.

Sessantamila macchine provenienti da ogni parte

d ’ Italia e d’ Europa, e udite udite' anche dall’America,

sono sfilate qui a Torino per assistere alla grande pa­

rata dell’automobilismo italiano. Oltre 400 mila per­

sone hanno sgranato occhi e perso la favella davanti

a quei capolavori dell’arte moderna che erano le auto

di cinque nazioni, 111 prima fila quelle italiane, che te­

cnici e guidici stranieri, noti per non essere troppo te­

neri verso di noi, hanno giudicato le migliori del

mondo.

Il

successo del X X X I Salone dell’automobile che

ebbe* i suoi natali a Torino nel 1900 e che tornò nella

nostra città dopo trcntacinquc di assenza è stato dunque

indiscutibile.

★★★

E bene rendere merito a coloro che questo Salone

hanno reso possibile c si sa che vogliamo alludere al

Comitato Esposizioni - Torino. Sorto circa un anno

prima tra l’indifferenza pressoché generale, emulò il

mago dagli stivali delle sette leghe. Ricordiamo di

aver preso parte alla prima conferenza stampa indetta

dai promotori. Sì, è vero, a capo dell’impresa erano

uomini noti per non promettere invano, gente che

bada al sodo ed evita le parole grosse che trascinano

e commuovono. Dissero che bisognava appoggiare

U n f i l i t i *

i t i l a c a p i e n z a d a l “ S a l i t a * , ,