

Non sono pochi coloro che hanno sentenziato che
le Ferrovie hanno fatto il loro tempo e che dovranno
presto cedere il passo ai più moderni e celeri mezzi di
comunicazione, ma sono certamente ancora in grande
maggioranza quelli che sono di parere opposto, a giu
dicare almeno dal grande numero di progetti vecchi
che vengono riesumati e di studi nuovi che vengono
pubblicati e sostenuti per la costruzione di nuove linee
o per il miglioramento di quelle esistenti.
Non manca certo il coraggio a molte persone (delle
quali spesso è più da ammirare il grande amore clic
portano alla loro regione ed alla loro città e la grande
fiducia che hanno negli sviluppi futuri dei trattici che
non la competenza tecnica) per lanciare con la massima
disinvoltura progetti di opere che importano spese di
decine di miliardi; sono rari invece quelli che insor
gono a dimostrare che molti di tali progetti non sono
assolutamente appoggiagli nei riguardi tecnici e nel
l'interesse generale.
Qualche progetto di carattere ferroviario è pure
stato sostenuto dal sottoscritto in conferenze presso la
Pro-Torino e presso la Società degli Ingegneri di Torino
e Savona, nonché in articoli pubblicati sulla
Rassegna
Tecnica della Società Ingegneri e Architetti
di questa
Città e suir/n(»t;t»Mi‘nd
Ferroviaria
di Roma, ma si tratta
di lavori di entità relativamente modesta e inoltre ho
sempre cercato di non lasciarmi trasanare da entusiasmi
fuori luogo e di spiegare il mio punto di vista con
elementi tecnici e finanziari positivi e controllabili da
chiunque.
Ad ogni modo tutti gli studi ai quali ho accennato
sono stan portati a conoscenza del pubblico a mezzo di
articoli su riviste tecniche o su quotidiani locali, ma
sempre trattando un argomento per volta senza curarsi
aifatto dei rapporti che esistono tra i diversi problemi;
ritengo pertanto opportuno presentare in un quadro
sintetico l’insieme delle questioni affinchè sia possibile
fare una specie di graduatoria di urgenza dei diversi
lavori proposti. Infatti, ammesso che questi debbano
essere tutn eseguiti (molte volte considerazioni poli
tiche c sonali o militari portano a prendere decisioni
che sarebbero assolutamente sconsigliabili nei riguardi
tecnici ed economici), l’importo totale delle spese,
unito beninteso a quelle relative ad analoghi lavori
non di carattere ferroviario oppure interessanti altre
regioni d’Italia, raggiungerebbe un totale così elevato
che si renderebbe assolutamente necessario diluire nel
tempo lo svolgimento del programma completo.
Ritengo inoltre opportuno preavvisare che, in
questa c
\ esporrò le mie vedute personali, ma
piuttosto con cuore di torinese che con mente di fer
roviere; d’altra parte debbo chiarire bene un punto
sul quale la maggior parte del pubblico dimostra spesso
di non essere bene al corrente.
In Italia la costruzione delle linee ferroviarie nuove
di proprietà dello Stato è di competenza del Ministero
dei Lavori Pubblici; il Ministero dei Trasporti (e per
esso le Ferrovie dello Stato) è invece competente per
l'esercizio
della Rete dello Stato.
Ne segue che la costruzione di nuove linee inte
ressa le Ferrovie dello Stato soltanto per il fatto che
esse dovranno poi curarne l’esercizio e inoltre subi
ranno le conseguenze (per lo più passive) che 1 aper
tura al traffico delle nuove linee potrà apportare alle
condizioni di esercizio di quelle preesistenti.
Riparazione danni di guerra.
Anzitutto si dovrà dare evidentemente la prece
denza alla ricostruzione ed al riassetto delle opere che
sono rimaste danneggiate dalla guerra. In Piemonte
tali lavori sono stati spinti con molta alacrità, ma ri
mangono pur sempre diversi impianti per i quali la
ricostruzione è in corso oppure deve ancora essere
iniziata per quanto riguarda le opere definitive. Fra
quelli più importanti che riguardano in modo parti
colare Torino e le linee affluenti citerò il ponte sul-
l’Orco della linea Tonno-Milano, quelli sul Tanaro
ad Alessandna (linea Torino-Genova) ed a Narzole
(linea Torino-Bra-Savona), il doppio binano fra Car
magnola e Ccva e quello fra Collegno e Rosta (della
linea Tonno-Modane), ma l’elenco sarebbe lunghis
simo se dovesse comprendere tutù 1 lavori di media e
piccola importanza. Mi limiterò pertanto a segnalare
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