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vano treni provenienti da: Chieri, Bologna, Genova,

Alba, Savona (via Bra), Savona, (via Possano), Cuneo.

Sulla steesa liea si incestano poi al Bivio Sansone (a

sette chilometri da Torino I*. Nuova) altri treni priv-

venienti da Saluzzo (via Airasea). Barge. Torre Pellice.

in complesso si hanno quindi treni di dieci prove­

nienze; in passato esistevano anche treni provenienti

direttamente dalla linea di Acqui-Nizza-Asti, ed è

probabile e desiderabile che si possa presto ritornare

a treni di tal genere. Infine 11011 è da escludersi la possi­

bilità di effettuare treni provenienti da Casale via Asti,

il che porterebbe 111 totale a dodici le diverse prove­

nienze, e ciò costituisce senza dubbio un massimo asso­

luto per la Rete Italiana.

Anche per le provenienze dalla parte di Chivasso,

si verifica lo stesso inconveniente sebbene in misura

leggermente più ridotta; intatti arrivano da quella

parte i treni provenienti da Modane, Susa, Ivrea,

Biella, Milano, Arona e Casale, nonché quelli della

Torino-Nord (che si fermano però a Torino I*. Susa)

e sarebbe desiderabile che ne arrivassero dalla linea

Asti-Chivasso; in totale nove provenienze diverse.

Nella figura i è rappresentata schematicamente la

planimetria delle linee intorno a Torino, linee che sono

rappresentate con spessore proporzionale al numero dei

treni giornalieri che percorrono le singole tratte; ri­

sulta 111 modo evidente il sovraccarico delle tratte

Tornio-Chi vasso e Torino-T rofarello. Ritengo che per

rendere possibile una sistemazione degli orari dei treni

viaggiatori secondo 1 reali bisogni delle popolazioni

sia necessario provvedere entro un termine non troppo

remoto all’impianto di altri due binari tra Chivasso

e Tonno.

Dal lato di Trofarello si presentano due soluzioni:

costruire altri due binari fra Torino e Trofarello oppure

limitare l’impianto del quadruplo binario fra Torino

e Bivio Sangonc e costruire nello stesso tempo una

nuova linea a doppio binario fra Sangonc e Carma­

gnola. Quest’ultima soluzione richiede una spesa al­

quanto maggiore, ma risolve 111 modo più radicale il

problema.

Il

nuovo tratto di linea avrebbe una lunghezza di

arca 19 km. c comprenderebbe fra le opere principali

un nuovo ponte sul Po presso Carignano, un ponte

sul torrente Chisola ed almeno un cavalcavia per evi­

tare l’attraversamento a raso della statale Tonno-

Cuneo. Esso permetterebbe di servire un centro im­

portante come Cangnano c di abbreviare alquanto

(circa due chilometn) la distanza ferroviaria fra Torino

con Carmagnola e tutte le altre località oltre Car­

magnola.

L'idea di costruire il nuovo tronco di linea non è

nuova, essendone già da molti anni stata riconosciuta

l’opportunità anche per evitare che tutte le comuni­

cazioni ferrovia™, di Tonno colle regioni del Sud

siano legate alle condizioni di efficienza di un solo

ponte (quello di Moncalicn).

Tenuto presente che tra Carmagnola e Ceva esi­

stono già tre binari (due per la via di Fossano ed uno

per la via di Bra), Torino verrebbe così collegata con

Ceva mediante almeno tre binari. Basterebbe allora

costruire il breve tronco di linea nuova a doppio bi­

nario fra Ceva e S. Giuseppe, linea già progettata in

linea di massima, per avere su tutto il percorso Torino-

Savona almeno trt binari (perchè tra S. Giuseppe e

Savona, oltre la vecchia linea a semplice binario che

scende a Savona per la valle del Lctimbro, e già 111

avanzato coi so di costruzione la nuova linea a doppio

binario S. Giuseppe-Altare-Savona che passa sotto il

Colle di Cadibona e scende per la valle del Lavanestro).

Poiché il nuovo tratto di linea Ccva-S. Giuseppe

permetterebbe un’ulteriore riduzione di alcuni chilo­

metri di percorso rispetto al tratto attualmente in

esercizio Ccva-Cengio-S. Giuseppe e inoltre miglio­

rerebbe sensibilmente l’andamento altimctnco su tale

tratta, si avrebbe la possibilità di stabilire fra Tonno

e Savona delle comunicazioni veramente rapide (poco

più di due ore quando si avrà la linea elettrificata a

corrente continua).

Comunicazioni fra Torino e la riviera di Ponente.

Com e si è accennato nel punto precedente, per

sistemare convenientemente le comunicazioni ferro-

viane fra Torino e Savona occorrerebbe costruire un

nuovo tronco di linea a doppio binario fra Ceva e

s