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evidenti aspetti stradali ed edilizi di borgata. Ancora degni di nota sono i sopravvissuti «Docks Torino-Dora», che rappresentano una
significativa
enclave
, all’angolo della via Valprato con il corso Venezia. Anche per la borgata Monterosa, i più significativi riferimenti
morfologici e tipologici non sono legati all’intorno della barriera, ma appaiono relativi ad altri settori stradali. Partendo dal corso
Novara, all’angolo con il corso Palermo, la veduta prospettica della via Monterosa è di grande interesse per l’omogeneità e l’icasticità
che, in quel pezzo di borgata, sono tipiche del modo di pensare la residenza delle classi meno abbienti; un giudizio analogo vale anche
per le vie Agliè e Favria. Se si percorre la via Chiusella, il carattere di borgata, che è proprio di questa strada, si estende al reticolo viario
del comparto tangente al corso Vercelli: tale comparto è tagliato dalla via Leinì (già percorsa dalla tranvia per Volpiano); è compreso
fra le vie Feletto e Malone, parallele – e anche perpendicolari al corso Vercelli –, e conserva un fitto rapporto tra morfologia urbana
e tipologia edilizia, che si diluisce oltre la via Monterosa. Ancora qualche spunto d’interesse è offerto dall’andamento ondulato della
via Aosta e dal connubio tra tipi edilizi legati alla borgata e un’area verde lungo la strada di Settimo.
RIFERIMENTI ICONOGRAFICI
Antonio Rabbini,
Mappa originale del Comune di Torino
, detta “Catasto
Rabbini”, 1866. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Rabbini
, ff. XIII, IX,
XIII, XIV.
I limiti territoriali delle due future borgate sono identificabili
chiaramente con la cinta daziaria del 1853 verso sud, la ferrovia
verso occidente, il torrente Stura verso nord, mentre verso
sud-est sono solo ipotizzabili con una linea che, a partire dalla
barriera del Regio Parco (qui ancora inattivata), con andamento
pressoché parallelo al canale omonimo, si ricongiunge alla Stura
(future vie Bologna e strada di Settimo). La strada provinciale per
Milano (corso Vercelli) suddivide nettamente il territorio agricolo,
punteggiato di cascine e ricco di una fitta rete di canalizzazioni,
in due entità che diverranno le borgate Montebianco (a ovest) e
Monterosa.
Ufficio Lavori Pubblici Municipale,
Carta Topografica del Territorio di
Torino Divisa in sette fogli
, [1879-98]. ASCT,
Tipi e disegni
, 64.8.
Il territorio mantiene la sua vocazione prettamente agricola, ma
di fronte ai valichi daziari, in particolare alla
Barriera di Milano
si è venuto formando un insediamento piuttosto consistente,
soprattutto sui fronti del corso Vercelli, ove sin dal 1887 vigeva
il regolamento edilizio urbano. Da segnalare, nel settore tra la
Bealera Palazzotto
, la Stura e la
Strada dell’Abbadia
, l’esistenza
dei due complessi della
Polveriera del Parco
con il relativo
Corpo
di Guardia
.