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La zona appartenente all’antica borgata è oggi difficilmente riconducibile all’immagine originaria, in quanto possiede solo più rare
tracce dell’edificato che nei primi decenni del Novecento ne ha strutturato la dimensione ambientale, annullata quasi completamente
dalla costruzione dell’ospedaleMolinette. Oggi risulta essere un luogo con caratteri architettonici misti, tipici di un’area della periferia
torinese, in cui i fabbricati più remoti, caratterizzati da un’architettura semplice, arricchita solo in alcuni casi da modeste decorazioni,
è circondata da edifici dimensionalmente maggiori e molto vari nella loro connotazione stilistica.
A livello ambientale, unicamente la piazza Carducci, tipica degli invasi “alle porte”, ricorda, con la sua forma ad imbuto, l’accesso
daziario più importante verso meridione, nonostante le volumetrie architettoniche del tutto incongrue.
La presenza di importanti arterie stradali all’interno dell’organizzazione urbanistica, di collegamento anche con zone esterne alla
città, crea un intenso traffico automobilistico, che congestiona le strade, rendendo l’ambiente ancor più distante dalla sua immagine
passata.
RILIEVO URBANO
Alcuni tra i rari edifici rimasti della borgata, presenti in particolare nel
tratto di via Genova compreso tra le vie Tepice e Abegg.
Fabbricato borghigiano in via Abegg e, sullo sfondo, il complesso
dell’ospedale Molinette.
Il complesso dell’Ospedale Molinette nel tratto lungo corso Dogliotti.