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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 156 05 3, 156 05 2, 156 09 4 e 156 09 1, tavv. n. 06, 07, 11 e 12 (riprodotta in scala 1:25000). Per
motivi di contiguità, e di analogia di formazione, le borgate Montebianco e Monterosa sono trattate insieme.
PERIMETRO
MONTEBIANCO - Piazza Francesco Crispi, corso Vigevano, piazza Generale Antonio Baldissera, via Stradella, corso Venezia, linea
ferroviaria Torino-Milano, fiume Stura di Lanzo, corso Vercelli.
MONTEROSA - Piazza Francesco Crispi, corso Vercelli, fiume Stura di Lanzo, strada di Settimo, piazza Sofia, via Bologna, corso Novara.
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
Fra Otto e Novecento, è avvenuta la formazione delle due borgate che, con Aurora, sono parte di un esteso territorio chiamato
Barriera di Milano, secondo una diffusa locuzione corrente.
Nell’ambito di un approccio disciplinare, legato alla storia urbanistica, Montebianco e Monterosa appartengono effettivamente al tipo
urbano della borgata, la cui formazione è connessa alla prima cinta daziaria (1853): qui la figura retorica della metonimia è consona a
scambiare i concetti di barriera e di borgata.
In senso disciplinare, la Barriera di Milano (intesa come passaggio aperto nella cinta) dà luogo alla formazione di un fatto urbano
coeso, nel quale i nuclei di Montebianco e Monterosa rappresentano il primo innesco del tipo della borgata attorno alla barriera:
quindi l’origine, e in parte lo sviluppo, che riguardano le due finitime borgate sono in analogia, e solo l’individuazione dei loro due
perimetri risulta, ovviamente, diversa.
I fondamentali piani d’ampliamento della città di Torino che interessano le due borgate sono i seguenti. In primo luogo, il piano
(approvato con Regio Decreto del 4 settembre 1887) che sancisce il prolungamento fuori cinta daziaria dei principali corsi e vie. Per
Montebianco, sono decretati i prolungamenti della via Cigna sino alla ferrovia di Milano, e del corso Vercelli sino al ponte sulla Stura.
Per Monterosa, sono decretati i prolungamenti della via al Ponte Mosca (poi corso Giulio Cesare) sino alla «piarda» (zona compresa
fra l’argine e il letto di un fiume), del corso Palermo sino alla strada di Milano e della via Bologna sino al Regio Parco. Successivamente,
il piano regolatore (progettato nel 1906 e approvato nel 1908) con le sue varianti più significative (1915, 1926 e 1935) pianificano
le due borgate. Per Montebianco, tale serie di piani conferisce al reticolo viario un andamento che risulta basato su collegamenti
stradali diversi (prolungamenti viari, presenza di strade storiche di cui tener conto – via della Fossata e corso Vercelli – e un comparto
di vie ortogonali al corso stesso). Per Monterosa, la ricordata serie di piani conferisce al suo reticolo viario un andamento che risulta