

La città medievale
|
marzo 2011
marzo 2011
|
Torino: storia di una città
40
41
A Testona nel 1878 fu
scavata una necropoli
longobarda con circa
350 tombe e i corredi
oggi esposti al Museo
di Antichità
(© SBAPMAE).
Il Codice della Catena
raccoglie gli statuti e
le franchigie che nel
1360 il Conte Verde
concesse al Comune
di Torino (© ASCT).
Su preesistenze
cistercensi sulle rive
del Sangone, il Castel-
lo del Drosso divenne
nel ’500 dimora
gentilizia dei Gromis
di Trana.
Nel Museo Diocesano,
nella chiesa inferiore
del Duomo, si trovano
i resti della basilica
paleocristiana di S.
Maria.
L’edificio, del quale restano le finestre ed
elementi in cotto (XIV-XVI sec.) apparteneva
alla famiglia dei marchesi Romagnano, ramo
cadetto degli Arduinici, marchesi di Torino. Gli
elementi decorativi sono analoghi a quelli usati
per il castello.
La Casa del Pingone (XV-XVI sec.), con soffitti
lignei e dipinti murali con grottesche, fu resi-
denza di Emanuele Filiberto Pingone (1525-82),
storico di corte di Emanuele Filiberto.
Sul sito delle chiese del Salvatore, di S. Massi-
mo e S. Maria, in adiacenza allo scomparso Pa-
lazzo del Vescovo, nel 1492 inizia la costruzione
del Duomo di San Giovanni Battista, affidata
a Meo del Caprina e promossa dal cardinale
Domenico Della Rovere.
i luoghi
1320
La città degli Acaia.
1280-1404
• Nel 1280
Torino passa
dai marchesi
di Monferrato
ai Savoia
.
• Fra il 1317 e il 1320 Filippo, princi-
pe d’Acaia fa ristrutturare il castello
di Porta Fibellona (attuale Palazzo
Madama).
• Nel 1360
Amedeo VI (il Conte
Verde)
restituisce al Comune libertà
legislativa.
• Sotto gli Acaia la
sede del governo
della città si colloca presso l’attuale
piazza Palazzo di Città, detta
platea
Taurini
o
platea civitatis
,
• L’escursione demografica è alta a
causa delle frequenti
epidemie
. In
questo arco temporale gli abitanti di
Torino sono circa 3-4.000.
1404
Fondazione dell’Università.
1404-1505
• Nel 1404, su concessione di Benedetto
XIII, nasce a Torino uno
Studium Ge-
nerale
.
• Il duca Amedeo VIII di Savoia promuo-
ve una
riorganizzazione dello Stato
.
• Il Comune di Torino acquista il pri-
mo nucleo dell’attuale
Palazzo Civico
(1472).
• Tra fine XV e inizio XVI secolo Torino
registra un incremento demografico (5-
6.000 abitanti) dovuto all’immigrazione
di persone attratte dalla città.
• Trasformazione del vecchio complesso
della
Cattedrale
: edificati il nuovo cam-
panile (1469) e, grazie al vescovo Do-
menico della Rovere, il nuovo Duomo
(1491-1505).
1536
Porta d’Italia.
1505-1563
• Nel 1513 Torino diviene
sede arci-
vescovile
.
• Il duca Carlo II fa costruire
quattro
bastioni
agli angoli della cinta muraria.
• Nel 1536
i Francesi
occupanoTorino:
il duca e la corte si ritirano a Vercelli.
• Sotto il dominio francese la città
vive un ulteriore impulso economi-
co e demografico: luogo di transito,
ospita i viaggiatori in nuove locande
e taverne.
• Nel dicembre 1562 i Francesi lascia-
no la città: nel febbraio 1563 il duca
Emanuele Filiberto
prende residen-
za nel palazzo dell’arcivescovo.
• Risistemato l’albergo della
Corona
Grossa.
Fotografie di Plinio Martelli e Marco Saroldi
Monofora medievale
in via Conte Verde,
non distante da
piazza delle Erbe
(oggi Palazzo di Città).
Il campanile del Duo-
mo (1468-69), con
finestre monofore,
venne coronato nel
Settecento da una
cella campanaria
marmorea (F. Juvarra).
Il Castello sorto sulla romana Porta Fibellona
(l’attuale Palazzo Madama) dopo diverse trasfor-
mazioni mostra ancora gli interventi voluti da
Filippo d’Acaia (1278-1334) quando fu sede tori-
nese dei principi Acaia e poi dei duchi di Savoia.
Nato come “ospicium”
sotto il titolo di S. Pie-
tro (1146), l’Abbadia
di Stura comprendeva
chiesa, cascine e
strutture ospedaliere
per i pellegrini.
Costruita nel il 1334-35 e restaurata tra fine del
XIX sec. e inizio del XX, la chiesa di San Dome-
nico conserva la facciata in mattoni e affreschi
della metà del secolo XIV.
Della Casa del Senato, forse sede della Vicaria,
posta tra piazza delle Erbe e il Duomo, restano
le finestre medievali (XIV-XVI sec.), la base
in pietra e il prospetto del cortile con la torre
merlata.
Il canale Molassi,
derivato dalla Dora e
oggi coperto, dal XIV
sec. si snodava tra le
attuali vie del Fortino
e Borgo Dora.
La prima sede oggi
scomparsa,in via San
Francesco d’Assisi,
dell’Università nata
nel 1404.
La trecentesca
Cappella delle Grazie
nella chiesa di
San Domenico.
Finestra medievale in
via Torquato Tasso,
con decorazioni in
cotto.
591
Capoluogo del ducato longobardo.
570-773
• A partire dal 570 Eruli, Turingi e
Longobardi
occupano il Torinese.
• Torino si svincola dall’influenza del-
le regioni transalpine.
• Nel 591
Agilulfo
, duca di Torino,
viene eletto re dei Longobardi.
• I gruppi che occupano il Piemonte
sono di
consistenza numerica limi-
tata
, come dimostrano le sepolture
rinvenute presso le necropoli di Te-
stona e Collegno.
• Tracce
dell’
insediamento longo-
bardo
si trovano anche in diverse
altre aree, ad es. presso la chiesa di S.
Giovanni, a Sassi, nella zona del Lin-
gotto, a nord di Pecetto, nei pressi
dell’attuale via Nizza.
880
Capoluogo della Marca carolingia.
773-1091
• Il re franco
Carlo Magno
sconfigge
il re longobardo Desiderio (771-74):
Torino diventa capoluogo di un co-
mitato dell’impero dei Franchi.
• La città assume ulteriore rilevanza:
lo prova una seduta del tribunale
presieduta dal conte Suppone (880).
Dall’888 al 950, il comitato è parte
della
Marca di Ivrea
.
• Dal 950 al 1091
Torino è capoluo-
go della Marca
, estesasi su buona
parte del territorio piemontese e su
parte di quello ligure.
1091
Tra Comune e vescovo.
1091-1280
• Alla morte (1091) dell’ultima reg-
gente della dinastia arduinica,
Ade-
laide
, la Marca si disgrega favorendo
l’allargamento del
potere episcopa-
le
all’ambito civile.
• Intorno alla città si radicano
poteri
signorili locali
. Cresce l’importanza
dei
monasteri
, come S. Giusto e S.
Michele della Chiusa in Valle di Susa.
• All’inizio del XII secolo
nasce il
Comune
, istituzione di potere ci-
vile costituita da famiglie facoltose
subordinate al dominio dei vescovi.
• L’avanzata dei Savoia verso Torino
incontra la resistenza alleata di ve-
scovo e Comune.
L’affresco della
Madonna con Bambino
nella chiesa di San
Francesco d’Assisi,
testimonianza dei modi
lombardo-liguri fra Tre
e Quattrocento.