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Page Background www.museotorino.it

La Sindone è stata riposta

sull’altare in Duomo.

I risultati degli esami che

hanno impegnato 44 scienziati

americani ed europei saranno

noti solo tra due anni,

15

ottobre 1978. Archivio Storico

della Città di Torino.

LA SINDONE PRIMA DEL XIV SECOLO

/

THE SHROUD BEFORE THE 14TH CENTURY

-

Se dalla metà del XIV secolo le

vicende storiche della Sindone sono

note e documentate, non altrettanto

può dirsi del periodo antecedente.

Ricostruire una storia certa sulla base

di documenti è impossibile. Tuttavia,

si può affermare che sin dal tempo più

antico e fino all’XI secolo, nella storia

della Chiesa si incontrano notizie

relative alla conservazione del corredo

funerario di Cristo compresa la

Sindone, elemento fondamentale della

sepoltura. Dal XII secolo si aggiungono

alcune testimonianze scritte fra cui è

significativa quella di Robert de Clary

che nel suo diario della quarta crociata

dà un riscontro preciso dell’esistenza

a Costantinopoli di una Sindone

contenente l’immagine di Cristo.

/

Before the 14th century it is not easy

to find historical evidences referring

to the Shroud.

Ostensione della Sindone 2015

Per 67 giorni, dal 19 aprile al 24

giugno 2015, a Torino, in Duomo,

avviene l’Ostensione della Sindone.

leggi su

www.museotorino.it

improvvisate, a veder bruciare un simbolo della città. Ma già

dal giorno dopo si avviarono i lavori di restauro, e le collette

promosse dai giornali cittadini raccolsero cifre mai viste. Non

era soltanto l’emozione a spingere verso la solidarietà. C’è, nel

mondo torinese non solo ecclesiale, una sorta di sentimento di

protezione nei confronti della Sindone: quel Telo appare fragile,

esposto a minacce di ogni genere.

Oggi la spiritualità intorno alla Sindone ha assunto

caratteristiche ben diverse ma non meno profonde. Ogni

anno, soprattutto nei mesi di Quaresima, sono centinaia le

comunità cristiane in tutta Italia che organizzano «Settimane

con la Sindone» in cui si alternano momenti di informazione

approfondita, preghiere, dibattiti e progetti con le scuole.

È cresciuta la consapevolezza che la Sindone può essere un

potente strumento di «aiuto alla fede» e, insieme, che non è un

dogma di fede, non è la «prova della risurrezione» come alcuni

vorrebbero. Il «discorso sulla Sindone» che la Chiesa torinese

porta avanti si scopre sempre meno collegato ai temi della

ricerca scientifica, e sicuramente sganciato da un certo stile di

produzioni mediatiche che vorrebbero accomunare la Sindone

alle ricerche sul Graal, sui “misteri” degli oggetti della Passione

e cose simili. È un discorso alimentato dal magistero stesso dei

papi, che venendo a Torino per venerare il Telo hanno parlato

di «sfida all’intelligenza», «specchio del Vangelo», «icona del

Sabato Santo», riportando al centro la prospettiva religiosa e

chiedendo attenzione soprattutto sul «significato esistenziale

del pellegrinaggio» e del rapporto che ciascuno instaura

con questa immagine. La curiosità scientifica o filosofica,

il dibattito culturale possono rappresentare validi motivi

per «interessarsi» alla Sindone; ma poi viene altro, succede

qualcos’altro. Lo stacco, il salto dall’astratto al concreto della

vita è il punto in cui la spiritualità della Sindone si incrocia con

Lo scienziato del Jet

Propulsion di Pasadina

,

John Jackson, durante uno

dei molti esperimenti,

15 ottobre 1978. Archivio

Storico della Città di Torino.

Un momento di riposo

,

5 settembre 1978. Archivio

Storico della Città di Torino.

CRONOLOGIA DELLA SINDONE

/

CRONOLOGY OF THE SHROUD

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