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Torino capitale

dell’ortodossia religiosa

nel Cinquecento

Nell’età della

Controriforma Torino

divenne specchio e

simbolo dell’ortodossia

del ducato. Nel 1578 in

città giunse, per restarvi,

la Sindone.

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in Piemonte, mostrando d’aver qualche pensiero di trasferire

quella santissima reliquia in queste parti et che questa

appunto sia opportuna occasione di farlo com manco strepito

et manco mala soddisfatione di quei popoli di Savoia»:

Sua Altezza dava ordine al Senato di Savoia di far recare

la Sindone a Torino «pigliando il pretesto» di soddisfare il

desiderio del cardinale e per «dargli commodità di visitarla di

qua da monti o in Turino o in Vercelli». L’ipotesi di portare la

Sindone sino a Vercelli piaceva al Bonomi il quale, dal 1572

vescovo di quella città, desiderava che vi ritornasse il sacro

lenzuolo che Carlo II vi aveva lasciato dopo il 1538 e che nel

1561 Emanuele Filiberto aveva riportato a Chambéry. Ma

il duca aveva ormai definito il suo disegno: la risoluzione di

portare la Sindone a Torino era coerente col trasferimento

della corte nella città subalpina e la visita di un altissimo

esponente della Chiesa del suo tempo, quale il cardinale

Carlo Borromeo, valeva a consacrare ulteriormente, nella

nuova residenza, il ruolo della dinastia sabauda come custode

di una così insigne reliquia. Torino si avviava a divenire,

all’ombra del duca e sotto l’insegna della Sindone, un centro

di devozione appropriato a quel ruolo, destinato ad attrarre

folle di sudditi sabaudi e anche di forestieri. La Sindone era

stata oggetto di ricorrenti ostensioni a Chambéry; aveva

seguito il duca Carlo II a Milano dove era stata esposta

nel 1536 e poi a Nizza nel 1538, mostrata al papa e ai

rappresentanti della Francia e dell’Impero convenuti per

trattative di pace. Il sacro lenzuolo colle sue impronte era

riprodotto in facsimili che venivano omaggiati a personaggi

importanti. È presumibile che Emanuele Filiberto si rendesse

ben conto di come il cardinal Borromeo, con la sua autorità

spirituale e con il fervore della sua pietà, visitando la Sindone,

le avrebbe conferito una rinnovata evidenza, anche alla luce

dei decreti del Concilio tridentino sulla venerazione delle

reliquie e delle sacre immagini.

Attraversato il Piccolo San Bernardo, colla scorta di un

canonico di Chambéry e del primo presidente del Senato di

Savoia, Milliet de Faverges (i quali intendevano che la reliquia

dovesse poi tornare alla sede tradizionale), la Sindone giunse

il 14 settembre 1578 a Torino, dove fu dapprima depositata

nell’antica chiesa della Beata Maria ad Praesepem.

Quanto a Carlo Borromeo, si può intuire come volesse

Sindone con pianta della Città

di Torino

, incisione di Giovanni

Boglietto, 1701. Archivio Storico

della Città di Torino.

1353 CIRCA

Da qui parte la storia conosciuta della

Sindone, quando un nobile cavaliere

francese, Geoffroy de Charny, fa

costruire una chiesa a Lirey (piccola

cittadina non lontano da Parigi) per

custodire la Sindone e mostrarla ai

fedeli. Non esistono documenti che

stabiliscano la data esatta né in che

modo la famiglia De Charny sia entrata

in possesso di tale reliquia.

/

The French knight, Geoffroy de Charny,

built a church in Lirey in order to guard

the Shroud.

1453

Intorno a questa data, a causa della

guerra dei Cent’anni, Marguerite de

Charny, ultima discendente di Geoffroy,

ritira la Sindone e le altre reliquie della

famiglia dalla chiesa di Lirey. Dopo un

lungo peregrinare in Europa, approda

alla corte dei duchi di Savoia, cui erano

legati sia il padre, sia il secondo marito

Umbert de la Roche. Nel 1453 avviene

il trasferimento del Lenzuolo, sancito

da una serie di atti giuridici intercorsi

tra Marguerite e il duca Ludovico II. La

Sindone rimase proprietà dei Savoia

fino al 1983 quando Umberto II, ultimo

re d’Italia, la donò al papa.

/

Due to the Hundred Years’ War,

Marguerite de Charny took the Shroud

and arrived at the court of the Savoy

dukes. The Shroud became a House of

Savoy property until 1983 when Umberto

II donated it to the Pope.

CRONOLOGIA DELLA SINDONE

/

CRONOLOGY OF THE SHROUD

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