

L'entusiasmo e l'attivismo per i primi passi della vita parlamentare restavano tutta–
via altissimi, con gli sguardi tutti concentrati su Palazzo Madama e Palazzo Carignano:
quelli della folla plaudente nelle due piazze, delle bandiere per le strade, delle case
illuminate a festa la sera dell'8 maggio; quelli del pubblico pigiato nelle tribune; e
quelli dei deputati, ben consapevoli di trovarsi nella prima camera elettiva funzionante
in Italia, sulla quale - nel giro di pochi giorni - si concentrò soprattutto l'attenzione,
mentre
il
Senato entrava in una dimensione più appartata, che diventerà poi, spesso,
un cono d'ombra
B•
Per quanto i modelli stranieri fossero ben presenti, soprattutto quello francese, i
primi passi furono tuttavia non solo carichi di entusiasmo ma anche complessi e fati –
cosi sul piano delle procedure, che non avevano precedenti a cui fare riferimento. Né
si trattava soltanto degli aspetti di colore spesso ricordati, come la mancanza di sedie
per tutti i deputati o del cappello del presidente usato per raccogliere le schede, in
assenza dell'urna. Ma più di una volta i problemi organizzativi erano anche politici.
Per esempio, basta scorrere i verbali delle prime sedute della Camera dedicate alla
verifica dei poteri per rendersi conto che nelle prime elezioni politiche giocarono
senza dubbio l'inesperienza e la fretta, ma vi furono anche non poche manipolazioni e
sopraffazioni vere e proprie della volontà degli elettori
9 ,
giusti gli inviti della stessa
stampa liberale al serrare le file
e
al guidare dall'alto le scelte elettorali, per impedire
8
«L'Opinione», 9 maggio 1848, n. 83, p. 327,
Torino
8 maggio,
di Aurelio Bianchi-Giovini, p. 330,
Interno.
Tormo;
lO
maggio 1848, n . 84, p. 334,
Interno. Camera
del Deputati;
12 maggio 1848, n. 86, p. 342,
Interno.
Camera dei Deputati;
13 maggio 1848, supplemento
al
n.
87, pp. non numerate,
Notizie del mattino. Camera dei
Deputati;
15 maggio 1848, n. 88, p . 347,
Torino 14
maggio;
19 maggio 1848, n. 92, p. 363,
Interpellanze alla
Camera;
25 maggio 1848, n. 94, p. 376;
C.
D'AZEGLIO,
Lettere al figlio ,
voI.
I
cit., pp. 868 e 885, lettere 16 mag-
gio e 2 luglio 1848; ANGELO BROFFERlO,
Storia del Parla–
mento subalpino iniziatore dell'Unità italiana dettata da
Angelo Brofferio per mandato di
S.
M.
il
Re d'Italia,
Mila–
no, Battezzati, 1866, pp. CXXXIII-CXXXVI.
9
Atti del Parlamento Subalpino. Sessione del 1848
dall'8 maggio 0130 dicembre
1848, raccolti e corredati di
note e
di
documenti inediti da AMEDEO PINELLI e PAOLO
TROMPEO, voI.
I,
Torino, Tip. Eredi Botta in Palazzo
Carignano, 1856, pp. 1-45, tornate 8, 9,
lO,
11 , 12, 13 , 15,
16, 17 maggio 1848.
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