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Ordine Superiore dell'Annunziata, Ordine Militare di Savoia, Medaglia dell'Onor Militare, Decorazione

del Merito Civile di Savoia,

in

LUIGI

CIBRARIO,

Descrizione storica degli ordini cavallereschi,

Torino, Fon–

tana, 1840, voI. I (Torino, Biblioteca Civica) .

dalo di quelle precedenze rispetto ai colleghi che testimoniavano il prestigio dell 'indi–

viduo, i militari si erano disaffezionati alle distinzioni mauriziane a causa della «mésal–

liance» con grigi burocrati e villani rifatti, per cui «ils les attendent avec l'indolence de

l'ancienneté, et ne font rien d'extraordinaire pour les obtenir quelque temps plus tot».

La necessità di eccitare il valore fra le file di un esercito che stava crescendo di

numero e diminuendo in selezione, e di radicarne la fedeltà alla patria, indusse Vitto–

rio Amedeo

III

a istituire nel 1793 un ordine militare aperto anche ai soldati semplici.

Ma la vicenda di questo nuovo ente, come quella dei suoi secolari fratelli maggiori, fu

sconvolta dalla vittoria di Napoleone; con la partenza dei Savoia e l'annessione alla

Francia, i piemontesi iniziarono a fregiarsi della Légion d'honneur o della croce della

Corona di ferro, le rivoluzionarie onorificenze dell'impero napoleonico e del regno

d'Italia. Nel 1812 la Sacra Religione poteva contare appena sei cavalieri Gran Croce in

Piemonte, dieci nel regno d'Italia, uno a Roma, nove in Sardegna presso la corte

sabauda e sei in Russia, fra gli alti ufficiali dello Zar che avevano combattuto contro

Napoleone, mentre i semplici cavalieri non arrivavano a 400.

Vittorio Emanuele I istituì nel 1815 l'Ordine militare di Savoia per cancellare anche

sotto questo aspetto il ricordo dell'occupazione straniera e della fratellanza fra le armi

italiane e quelle francesi . I soldati e gli ufficiali piemontesi che avevano ricevuto le

decorazioni napoleoniche dovettero rinunciarvi e ottennero in cambio la nuova onori–

ficenza. L'Ordine, suddiviso in quattro classi (in ordine ascendente: militi, cavalieri,

commendatori, cavalieri gran croce), in pratica visse solo per questo scopo: i 500 militi

che si fregiarono della sua divisa, fra cui erano compresi ufficiali e soldati, erano stati

tutti insigniti della legione d'onore, della medaglia d'argento napoleonica o della coro–

na

di

ferro, e ben 353 di essi furono creati nel 1816. Diverso il caso dei 201 cavalieri

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