

vano sopportare condizioni tutt' altro che favorevoli: i rapporti pervenuti
all'
Azienda di
guerra riferiscono spesso della mancanza di letti, della scarsità di pagliericci o della cat–
tiva qualità della paglia con cui erano confezionati, o del fatto che essi erano infestati
dai parassiti. Le finestre dei quartieri avevano spesso i vetri rotti e i soldati pativano il
freddo, visto che, nonostante gli acquisti straordinari, per buona parte dell'inverno fu
disponibile una sola coperta ogni tre soldati. La truppa era perciò costretta a dormire
vestita, e questo determinò una notevole usura delle uniformi. Anche le condizioni
degli ospedali, sempre più affollati, erano estremamente precarie sotto il profilo igieni–
co, e l'Amministrazione temeva il diffondersi di malattie legate
all'
affollamento e alla
sporcizia, come la scabbia. Insomma, durante il lungo inverno del
1848-1849
le condi–
zioni della truppa, soprattutto sotto il profilo del morale e della disciplina, conobbero
un deciso peggioramento, anche se non fu questa, probabilmente, la causa principale
del nuovo bruciante insuccesso patito dall'armata sarda nella primavera del
1849
13 •
CARLO GARDET, FEDERICO
O]TANA,
Corpo R eale d'Artiglieria. Congedo assoluto per Fine di Ferma
(compilato
al nome del caporale Giuseppe Cottino, gennaio 1847). Litografia, presso Stabilimento Litografico d'Artiglie–
ria, 1844 (Torino,
Collezione Simeom,
D
1972 ).
13
AST, AGG, Caserme e fitti di case, voI. 30 (1848),
Doc. n. 441:
Regia segreteria di guerra e Marina a Inten–
dente generale di Guerra
(25
settembre
1848).
Alloggio
per la Brigata Savoia.
Doc. n. 451:
Idem
(27
settembre
1848). Risultato della visita ai locali occupati dalla truppa.
168
VoI. 31 (1848), Doc. n. 600:
Idem
(4
novembre 1848).
Coperte.
VoI. 32 (1849), Doc. n. 78:
Dispaccio del Mini–
stero di Guerra e Marina (20 gennaio
1849).
Provvedi–
menti a farsi per mettere l'armata in punto da entrare in
campagna.