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una decisione sovrana. Sebbene fosse attesa dal pubblico, questa misura ha provocato un grande

clamore. Sembrava inevitabile una dimostrazione popolare contro i padri gesuiti, a causa dell'esalta–

zione generale; infatti, essa ha avuto luogo lo stesso pomeriggio intorno agli edifici della Comunità.

La gente

è

rimasta nella strada fino a tarda sera e soltanto l'intervento della forza pubblica ha messo

termine alla tumultuosa manifestazione. La folla si è poi ritirata in ordine e non sono successe

disgrazie

12.

Le forze dell' ordine temevano lo scoppio di una rivoluzione popolare, ma questo

timore li portò ad affiancare la rivoluzione borghese, non a contrastarla. «Il Risorgi–

mento» scriveva che il giorno 3 correvano sinistre voci sulle manifestazioni che si pre–

paravano, temendosi reazioni ancora più ostili nei confronti di certe comunità religio–

se. Di fronte a questo tipo di notizie, un considerevole numero di cittadini amanti del–

l'ordine e della legalità, i due pilastri della libertà appena conquistata, chiesero e otten–

nero dal governo che fossero messi a disposizione degli abitanti della città 500 fucili

per organizzare una Guardia civica. La distribuzione delle armi ebbe luogo nell'Arse–

nale, alla luce di numerose torce. I cittadini sorvegliarono cosÌ i diversi quartieri della

città fino a tarda notte, accolti con grida di «Evviva la Guardia civica!». Alcuni rima–

sero tutta la notte a fare la guardia davanti alla casa delle religiose del Sacro Cuore e

nel palazzo dell'Arcivescovado, a tutela dell'incolumità degli abitanti_ Non si verifica–

rono disordini. Un bando dei magistrati municipali di Torino, con data 3 marzo, invi–

tava proprietari, commercianti, impiegati e militari in pensione, classi di età compresa

fra i 25 e i 55 anni, a presentarsi l'indomani al Palazzo di Città, dalle otto del mattino

alle sei di sera, dove sarebbero state organizzate compagnie provvisorie sotto la dire–

zione di capitani scelti dagli stessi cittadini. I gesuiti avevano intanto lasciato il loro

Collegio. La chiesa dei Santi Martiri era stata affidata al prete di San Rocco. La mag–

gioranza delle educande del Sacro Cuore erano state ritirate dal Collegio e il grande

viavai delle carrozze dei genitori impauriti contribuÌ non poco ad accrescere l'ansia

degli abitanti

13 .

Il Piemonte si preparava ad accorrere in aiuto della rivoluzione di Milano: «Le noti–

zie milanesi hanno provocato a Torino un entusiasmo indescrivibile. La sera del 25

veniva letto in città, fra grandi acclamazioni e alla luce di centinaia di fiaccole, un pro–

clama di Carlo Alberto rivolto al popolo lombardo-veneto». Il giornale spagnolo

riporta questo proclama firmato il 23 marzo 1848, in cui non mancano gli appelli «da

fratello a fratello» o «da amico ad amico», ringraziando l'aiuto di Dio «che con ogni

evidenza ci protegge, di quel Dio che ha dato un Pio IX all'Italia, di quel Dio che con

meravigliosa energia mise l'Italia in condizioni di agire per se stessa»; il documento

segnala anche che le truppe piemontesi che entrano in territorio lombardo-veneto

«portano sugli stemmi dei Savoia i tre colori dell'ltalia»14.

J

uan Martinez Villergas, in

Don Circunstancias,

raccolse a sua volta le notizie della

rivoluzione di Vienna, le quali risvegliarono i suoi antichi entusiasmi italiani. Raccontò

agli spagnoli pure le sollevazioni delle truppe ungheresi di Milano che volevano torna–

re nel loro paese a difenderlo contro i croati. E poi, Torino:

A Torino vi sono state grandi manifestazioni promosse dal popolo e dai soldati che chiedono la

guerra contro l'Austria. L'Assemblea cittadina ha ricevuto le notizie di Vienna con grida

di

«Evviva

il popolo di Vienna! Evviva gli ungheresi! Morte agli Asburgo!». L'occasione

è

veramente molto

favorevole alla rivolta contro gli eserciti in fuga di Radetzky, messi alle corde dai 10mbardi

15 .

Arrivò poi la grande notizia delle dimissioni di Gioberti, personaggio giudicato

severamente da «El Siglo», poiché considerato responsabile di gravi disordini:

12

«El Siglo», n. 66, 17 marzo 1848.

14

«El Siglo», n. 81,4 aprile 1848.

13

«El Siglo», n. 64, 15 marzo 1848. Sottolineato nel–

l'originale.

15 ] UAN MARTfNEZ VrLLERGAS,

Mis

sobre Viena y Hun–

gria,

in

«Don Circunstancias», Madrid, 25 ott. 1848, p. 306.

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