Table of Contents Table of Contents
Previous Page  26 / 376 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 26 / 376 Next Page
Page Background

la sua data ufficiale di nascita, anno del suo fidanzamento e

insieme del sorgere del suo sogno di

«

un'arte nuova» per la

sua nuova casa.

*

* *

La ricerca pervicace della storiografia tesa alla ricerca di

un inafferrabile comune denominatore atto a chiudere in de–

finizione il

«

modo di sentire» classico e romantico limitata–

m~nte

ad una loro posizione storica e insieme la continua

estensione, che ne fa l'intuizione del Critico, applicandoli in

senso positivo a opere di tutti i tempi, ne legittima l'assunzione

a

«

categorie dello spirito », principi costituzionali della natura

di un individuo o di un gruppo in una estensione indetermi–

nata di spazio e tempo, ' coesistenti e persino rintracciabili in

più o meno fecondo dualismo nell'individua storia di un arti–

sta. Per citare un esempio imponente di dualismo risolto in

diade feconda ci si può riferire con ovvia e immediata verifica

a caso, all'opera di Le Corbusier non solo di architetto, ma an–

cora di contraddittorio polemista.

Classico e romantico diventano modi di essere, vettori

dello spirito che possono interferire anche in direzione opposta

e informare non solo l'operare estetico, ma tutta la sfera del–

l'attività umana, dalla tecnica della ricerca scientifica a quella

politica e di governo; gli esempi possono essere immediati

e nei campi più differenti: la classicità dello spirito del tomismo .

scolastico può essere contrapposto, sempre nell'ambito più

ortodosso, al romanticismo della patristica, lo spirito della

ricerca scientifica di Euclide a quella di Archimede, quello di

Riemann a quello di Weierstrass, e si potrebbe continuare.

Per tentare ora una sintesi distintiva e perciò una defini–

zione dei termini classico e romantico intesi nel senso lato

sopraccennato,

è

tradizionale il ricorso al fatidico strumentario

critico

diforma

e'

contenuto;

attrezzi da maneggiare con cautela,

fonti secolari di fraintendimenti e oziose polemiche: si può

dire che la disputa cronica tra formalisti e contenutisti si iden–

tifica in quella tra classici e romantici. Pensando crocianamente

si può attribuire al romantico la tendenza verso il

sentimento

e al classico quella verso la

immagine,

sottointendendo che

nel primo l'accento batte sul contenuto

e

nell'altro sulla forma.

20