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Capitolo I X

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dato di otto colonnine di marmo, capolavoro stupendo di architetto quat–

tr ocenti sta che, per le sue proporzioni mag-g-iori. riesce an che più

ag-graziata di quella di Santa Maria del Popolo.

Una corn ice, conforme al tut to a quella che corona la chiesa. adorna

il tamburo all'impostare della cupola.

E prima di lasciare l'estern o del tempio ci piace additarne la porta

maggi or e che reca intag-liate l'arme dell'arcivescovo Antonio

Vibò,

il

qu ale la fece lavorar e a proprie spese da Carlo Maria glieng-o su disegno

dell' ingegner e Cerru ti con patti stipulati il 5 di marzo del

171 2.

Di

che poco dop o il Capitolo fe' vendere per 36 lire la vecchia e gTand '

porta primitiva inta gliata dal Caverna nel 1498 ( 3) .

!

è vog-liamo tacer '

di un cippo o tr onco di vet usta colonna di granito big-io che stava

sullo spiana to della gradinata quando questa fu rifatta,

sicchè

scomparve

con essa; imp erocch è, non luogo di gogna ai pubbli ci penitenti come

nar ra volg ar e diceria , ma base era dessa o pied estall o su cui si innalzava

la croce di ferro pos tavi a embl ema di chiesa epis copal e come vedeva si

usata an che in Asti , in Alessandria. in Sant' Antonio di Ranverso 'd

altrove.

La calma se rena, la purezza delle linee e la g razia schiva, che fanno

così bello l'estern o del duomo, hanno perfett o riscontro nell'interno di

esso che leva alto la men te e invita a raccog-liersi ed a meditare.

Tè,

a chi vi entri, sfugge un senso di meraviglia il quale per poco non fa

dub itare che lo esterno dell'edificio, così piccolo a riguardarsi, riesca

a capire mole tanto vas ta e maestosa, ampia di

1 100

metri e ap erta ad

accogliere comoda me nte

2500

devoti.

La chiesa

è

div isa in tre navi ,

la

maggi ore delle quali misura in

larghezza metri 9,50 mentr e le due laterali hann o metri 5,80 caduna.

Ggnuna di esse misura metr i 39 ,35 dalla porta d'entrata all'incontro con

la nave trasversa ed a ciascuna accedesi direttamente dalle porte della

fronte.

La nave di mezzo si pro tende oltre il presbiterio e termina attual–

mente in una vetrata frapposta a colonne e pilastrate di marmo nero,

sicch è

attraverso di essa sco rgesi la soprastante cappella della

55 .

Sindone.

Il muro terminale antico, atterrato per formare detta cappella. s'innalzava

circa 4 metri più in là. Validi argomenti inducon o anzi a credere che la

chiesa non avesse abside circolare, ma terminasse a parete re ttilinea, nella

quale fu scavata una nicchia che conteneva l'altare mag gi or e qual e vedevasi

ancora nel 1634 (4) e prima del 1656 (5) ; oppure fosse solamente fregiata

d 'un'abside circo lare segnata in una pianta del 1577 (6) , la quale do–

veva elevarsi sopra suolo senza fondamenta e venne forse atterrata poco

dopo il 1583, quando cioè il duca Carl o Emanuele I comprò il palazzo

vescovile per innalzare sull'area del medesimo e dietro al duomo il pa–

lazzo reale.

Sedici finestroni, sette per parte e du e ncl muro di front e, voltati