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NOTE AL .CAPITOLO

IX.

( I)

Questi cenni sono dovuti in gran parte alle pazienti e dotte indagini del-

l'in gegnere Gioanni Thermign on.

(2)

C.

PROMIS,

Ricerche storiche.

(l ) ARCI.

CAP.,

atti,

1700- 1732,

f.

60v.

(4) Dell a

fo rma della cappella regale fa tta

iII

Torin.i alli .

V

di ottobre

~I.D.C.XXX IV,

incisione in

BIBL. DEL RE.

Il ram e di qu est'in cision e del celebre Giovenale Boctto

i: posseduto dal Municipio di Foss ano e venne esposto alla Mostra d'Arte Sacra.

(5) Su pianta dell a citt à di -Torin o negli

uuurrt,

sopra le forle{".r di

S.

A. R.,

del

capitano Mor cll o,

~IDCLV1,

ms,

in

BIB L. DEL RE .

Errò C: Prom is in

Ricerche storicbr,

cfr., volendo ravv isare un abside sporge nte nel semplice incavo seg nato in tale pianta,

ed affermand o senza prov e che fu atterrata nel 1657. Anche la pianta del duomo

rilevata da Ern esto Molano nel 1860 ha l'abside circolare.

Ardi.

cop.

Giù T. CIIIUSO, cfr., ave va argo me nta to cont ro all' esistenza dell'abside dall'aver

tro vato ch e il mu ro terminale della cripta i: rettilineo. Anche la pianta del duomo

rile vata dal Beria en es posta alla Most ra d'Arte Sacra esclu de l'abside.

Un più minu to esame fatto dall ' ingegnere Gio. Thermtg non il

2 1, 22

e

2l

mar zo di que st'anno col capom astro Celestino Gatto confermò tale argomento.

Nel 1882, per pote r volt ar e un arcone di rinforzo ai piloni che a sostegno della

R.

Cap pella si ergono in fondo al coro, fu scava ta un'ampia buca nel terreno sot–

tostante al pavimento dell a cripta. Sollevata la lastra che ricopre l'ingresso a de tta

buca e

calat orn ivi,

potei esaminar e comodamente e completamente le basse fonda–

zion i del muro orie nta le dell a crip ta, le qu ali sono del tutto scoperte e forma te di

un calcest ruzzo g rossolano composto con ciottoli mezzani, vecchi mat toni e rottami

di tam bellon i, senza fallo pro venienti da lla demolizione delle chie se prccsistc nti–

Anche il tra tto di fond azion e successivo, fino al pavimento della cripta, i: forma to

con vecchi materiali laterizi e ciott oli.

A metri 2,50 a destra dell' asse de lla chie sa ed a circa un me tro dal suolo fu

ape rta una breccia nel muro, dov'era una lieve traccia di arco scaricatore; e con

J

g ra nde sorpresa ricon obbi essere la muratura che si andava demolendo nient'altro

che un riempimento fatt o molto tempo dopo la prima costruzione de l muro. All'an–

nottare del prim o gio rno lo scalpe llamento metteva in luce una delle spa lle de l–

l'antico vano ed il muro di fon do che lo chiudeva ad 80 cent. di profondit:i.

Nel giorno seguente si conti nuava a scalpellare fin oltre

1

metro e 80 cent.,

ave ndo incap pato in un pilas tro o sperone; e si stava per abbandonare l'impresa,

quando nel togl iere un g rosso ciottolo per ampliare la breccia, restò scoperta una

specie di calcestruzzo poco dop o chiari tosi terreno compattissimo vergine , della

stessa strut tura di quello che si può vcder é nell a buca di cui s'i: de tto prima .

P roseg uito allora lo scavo in direzione di que sto terreno fu me sso a nudo un

tratto del muro, che risultò grosso me tri

I, IO

e lavorato sop rammano verso terra.