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o l o X
I
17
Statua
sepolc rale
di Anton io di Romagnano
cancelliere
Ji
Savo i.a.
seminata di pignoli , le mani ingu ant ate e posa te sul libro della legge,
sott'esso la spada, e lo stemma dei Romagn ano legx .rm -nte inciso sul
pomo dell 'elsa e sul cuscino che regge il capo
( 14) .
Questi particolari
ci
richiamano con molta verosimiglianza a
quell ' Antonio di Romagn ano conte di Pol–
lenza e cancelliere di Savoia pad re del ve–
scov o Amedeo di cui abbiamo de tto, e quegli
appunto che fu sepolto nel 1479 alla cap–
pella dei santi St efano e Caterina nel sepo lcro
marmoreo che eg li stesso vi si aveva eretto
( 15) .
Imperocchè si può credere che, se questo mar–
moreo sepolcro andò disperso nella distru–
zione del vecchio du omo, il cancelliere An–
tonio ne abbia avuto un altro dalla pietà del
figlio Amedeo nella rifatta cappella di Sant o
Stefano; il qual e nuovo monumento non altro
sarebbe che quello stesso che ancora si serba
nel nostro du omo
( 16) .
E per verità
è
molto
pr obabile che a quest' opera accennasse il figlio
Am ed eo in quella epigrafe che fece incidere al
proprio padre e che leggesi per copia murata
sopra il monum ento medesimo nei termini di
cui in ap p resso ,
La statua seguì le vicende di quella di
Am edeo di Romagnano : l'epigrafe invece
scompa rve quando la cappella di Santo Ste–
fano fu atte rrata pe r far luogo alla nuova
tri buna reale, e appena ce ne fu serbato ri–
cordo scritto ( 17) dal quale fu ricavata quella
che oggi sovras ta al monumento e ne dice:
ANTONIO
RO~IAGNANO
MARCHIO:-: I, POLE. 'T IAE
CO~rJTI
SANCTAE VICTORIAE
ncxn :
' 0 ,
IVRISCONS VLTO, AV RATO EQVIT I, SENATOR I,
GALLIA E CISALPINAE PRES IDI
AC DIV I LVDOVICI SAIlAVDIAE DVCIS VII ET X AN . 'IS
S V~DIO
CA . 'CE L LARIO
A~IEDEVS
l'lE. ' T ISS D I VS FILIVS
~IONTISRE(;ALlS
EP ISCOPVS
ET IV STISSIMVS QVOQVE SAIlAVDIAE
"AN
EL L ARI V:i
~(ONV~IE:-:TV~I
HOC A. ':-:O SAL VT IS CH R IST IA. 'A l' MCCCCXCVIl .
REGENTE pH ILIPPO
ALLOIlROGV~I
TAVRI , 'ORVMQVE
DVCE
IVSTISSI~IO
PO:-:ENDV~I
CVRAVIT.
Il terzo cimelio effigia sul marm o il Padre eterno, e pare provenga
da l vecchio du omo. Era vezzo comune agli arti sti dei secoli decimo-