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berre tto rosso ed almuzia sul braccio sinistro , ed un 'altr'icona d -l ro–
cifisso ed era munita di cancellata in ferro sulla qual vedcvasi lo st
emma
del magnifi co Francesco Provana (52). Si fu appunto nel 1652 a dì 13 di
dicemb re che l'a rcivescovo Bergiera concedè l'uso di questo altare alla
Università dei pitt ori, scuitori ed ar chitetti di Torino, previa lic nza dei
sace rdo ti della T rinità ; e l'Università obbligossi a fare approfondire l'ab–
side della cappella, a ridurla in buono stato, ad ornarla di stucchi, ad
allogarv i nn 'icona di San Luca in atto di effigiare la Vergine, a conser–
vare sul fronti spizio della capp ella il quadro della S. Trinità, a collocare
nella parete di destra la tavola antica che serviva di icona ed a mett er
un altro quadro al lato opp osto . Nella visita del 1727 era perciò intito–
lata da San Luca , con volta a stucchi, pa reti dipinte da l cav. Daup hin (53) ,
sedili pei sacerdoti della Trinità ed un bel quadro di Sa n Luca, op era
dello stesso aut ore. A quest'i cona (54) ne fu sost ituita nel nostro seco lo
un 'altra, che vi sta tuttocIl , ecl è fattura cIi Fe rdinando Caval leri, Gli
stucchi dorati ecl altri fregi che l'adornano furono fatti cIel pari a spe se
della Reale Accademia Albertina di Belle Arti nella prima metà cIel secolo
corrente .
Nel 1846 si vedeva a questo altare un bassorilievo su legn o dorato,
nel quale era no i cinque martiri e scultori Claudi o, [icostrato, Sinfrono,
Castorio e Simplicio (55) , opera di Stefano Maria Clement e, la quale più
non vi si vede.
Fra questa cappella e la tribuna reale è murata al pilastro la se–
g uente epigrafe :
D. O.
xt .
FRAXCISCO llA CODIO
l.VD. F. SABAVDO
GENEVAE EI'ISC . PER
O~IXES
l'ERE HOXOR
V~I
GRADVS
RO~1.
IX CVR. AD
DlI'LO~IATICAE
OFFICl. ·AE
l'RAEFECTVRA~I
DATAR IIS T ITVLlS EVECTO QVI l'OXTIF. VII IXDEFESSO LAII .
A
C LE~1.
VII . AD
l'IV~I
V. IXSERVIVIT
TANDEMQ.
l'ONTIFICV~I
OVOR.
AD SERENISS .
E~l.
l'HL. SAli.
OVCE~I
:-lV:-lCIVS
CVNCT IS ORDIXIIl.
ACCE I'TISSnIVS l'AREXTIS l.OCO HAIIITVS IXGE:-lTI RELl CTO
SVI DESIDERIO OIlIlT A. ' . AET . l.XVII .
SAl..
~(I)l.XVIII
CAl. . IVL.
l.VD. BACODIVS SAXDENSI VERDATERIA EQ. D. IlAERES l'ATRVO
ET STEI'HA:-l. l.ACOVIVS DIVI RAXIll. A1111. AVV, ·C \' l. U
~IOEREXTES
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ORA PATEXT REDIVIVA .·I H IL
~IORTAl.E
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QVIO IX AXIBVS ASTRA l'ETlVIT
PRO
TV~IVLlS
STAT VAE SV RGA, ' T A RC VSQ. P EREXX ES.
Alla lapide sovrasta il busto del Bachod rinchiuso in nicchia fregiata
allo stemma, oggi abraso, del defunto. Il De Bachod era oriundo da
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