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e continuare gli esercizi di disegno. Finalmente era riser–

vato il quarto anno alla sola idraulica. Questa distribuzione,

quantunque non molto dissimile dalla precedente in quanto

all'ordine ed allà natura delle materie insegnate, presen–

tava le migliorle: di aver destinato un professore per cia–

scuna materia; di condurre gli allievi alla fine dei loro

studi coll'ordine logico degli insegnamenti; di ottenere che

ogni insegnante, dovendo occuparsi di una sola materia: a

questa pigliasse amore e cercasse di perfezionare il meglio

possibile

il

proprio corso; e di aggiungere le lezioni, im–

portantissime per allievi ingegneri, della geometria pratica,

della geometria descrittiva e del disegno.

.

Le scuole di matematica durarono in Piemonte con questo

ordinamento fino all'anno 1847, presentando due inconve–

nienti. Quello di dedicare troppo tempo all'analisi ed alle

scienze pure a scapito delle applicazioni e della vera scienza

dell'ingegnere; quello di compendiare le applicazioni nella

sola idraulica colla quasi assoluta trascuranza delle costruzioni

e della meccanica. E questo secondo inconveniente si ma–

nifestò in tutta la sua gravità mettendo in evidenza lo scarso

cOlTedo di scienze applicate dell'ingegneria piemontese, allor–

quando venne

il

tempo di seguire la via del progresso da

altre nazioni additata nelle grandi costruzioni, nelle ferrovie,

nelle macchine a vapore e nelle industrie, e reclamando

pronti provvedimenti ed importanti riforme.

In

prima fila fra i riformatori si collocò

il

professore

Carlo Ignazio Giulio, uomo di genio e di cuore, amante

degli studi e della patria, e fornito di attitudini affatto spe–

ciali per l'ordinamento ed impartizione dell'istruzione tecnica.

Era radicato in quest'uomo il giusto concetto della necessità

di provvedimenti atti a far partecipare all'acquisto di utili

cognizioni tecniche non i soli allievi ingegneri, ma quanti

del vero progresso del paese avrebbero voluto occuparsi;

e raggiunse l'importante intento con quel primo Istituto

tecnico, sorto in Torino sul finire dell'anno 1845, nel quale