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denti dello anno; sono dedicati agli studenti del 2° anno

i '

successivi

3°, 4°, 5°, non che il professore di fisica industriale del Museo; appar–

tengono esclusivamente al 3° anno. gli insegnamenti di macchine ter–

modinamiche e strade ferrate, quello di economia ed estimo rurale,

quello di .minerfllogia e geologia, e quello di tecnologia meccanica e

macchine rurali; gli insegnamenti dei professori. 9° e 10° sono seguiti

si dagli studenti del

'20

anno che da quelli del 3°.

.

4. L'anno scolastico si compone di due periodi)'uno di sei mesi al–

meno per gli insegnamenti orali e grafici e per i piccoli esercizi; l'altro,

non maggiore 'di cinque mesi, sarà dedicato alle esercitazioni di più

grande estensione ed alle prove di profitto.

Si appartiene al Consiglio direttivo la formazione del calendario e

degli orari di entram'bi i periodi.

L'orario dello periodo verrà combinalo per guisa che ogni lezione

possa durare un'ora e mezzo, ed i professori sono iÌlVitati ad impiegare

almeno un quarto d'ora di questo tempo nell'esercitare, ovvero inter–

rogare gli allievi, facendo da loro esporre le applicazioni più ovvie dei

teoremi spiegati, e proponendo loro quesiti di cui abbiano a portare

poi, dopo un tempo più o men lungo, la risoluzione.

5. Oltre a queste ripetizioni e studi di scuola e di casa,' rimane aperta

per gli esercizi grafici, per tutte le ore di iuce, la sala di disegno. In

questa, per una durata di non meno di un'ora e mezza in cadun dì,'

trovansi i rispettivi professori .ed assistenti che assegnano a ciascun

allievo il quesito grafico e ne sorvegliano e dirigoJlo la risoluzione. La

distribuzione dell'orario indicherà, sotto il nome di lezione di disegno

relativo a ciascuna materia, le ore 'a ciò consacrate, e gli allievi in

questo tempo hanno l'obbligo d'intervenire. a codeste lezioni, e di oc–

cupa'rvisi esclusivamente della materia che sarà per ciascuna delle

medesime indicata dall'orario.

6. Desjderandosi che la Scuola di Torino continui nel carattere serio

che ha sempre avuto, i professori sono invitati a compilare e ritenere

.i

loro programmi d'insegnamento nei .limiti del necessario e dell'ese–

guibile entro 'il numero delle lezioni orali a

ci~scuno

rispettivamente

concesse; ciò sopratutto, affinchè questi programmi siano condotti fino

al fine, nè rimangano gli ultimi articoli dei medesimi o non spiegati

per mancanza di tempo, od esposti in modo non accurato.

7. Nessun professore può abbandonare la Scuola durante l'anno sco- .

lastico senza licenza del direttore della Scuola. Questi può accordarla

quando le lezioni èonsecutivamente intralasciate dal professore ed af–

fidate perciò all'assistente, siano tutt'al più otto; per una più lunga

licenza convieJi ricorrere al ministero.