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,
1!M
BASILÌCA MAGISTRALE
tano special commendazione le pitture di,'che 'venne adorna ·.e
che riuscirono tanto vaghe e leggiadre da vincerne l'aspetta–
ziòne. .
, Sarebbe superflua cosa a" dì nostri il travagliarsi per 'far
comprendere l'importanza
J
che si attacca
ai
monumenti cri–
stiani del medio evo, sia, sotto il rapporto
religioso,
'sia sotto
'il rapporto storico, sia semplicemente'
sotto
il
rapporto
. a r~
tistico.
. .
,.'
r
No" noi' non abbiamo più a .temere quelle .sistematiche de–
inolizioni, quegli atti di nero vandalismo di cui si rese
col-
o
pevol e
l'ultimo scorso
secolo. . '
Ma
se non havvi più, la-Dio
merc è,
un
vandalismo
che
.ab–
batta ,' ve n'ha
un :
altro che restaura e non men da paventarsi
~
.
. imperocchè sconcia, e rovina' i più preziosi 'capi d'opera
d'~'r
chitettura , di scult ura e di ' pittura sfuggiti al turbine degli
..nm.
. Ora a noi.
o
•
Abbiam detto che noi 1679, su disegno .dell'architetto Lan-
I
franchi;
i
disciplinanti di 'Santa Croce si erano accinti a rico- ,
strurre 'antica chiesa di San Paolo; e che nel · catino sopra '
del nuovo coro ,il
ca~ali e're
Federico Bianchi, milan ese, Tap–
presentava l'Assunzion e di
~ìaria'
Santi ssima al cielo; se 'non
che tuuo distru gge il tempo,' e-
questo
affresco del Bianchi
era divenuto così scu ro che non
repùta vasi
suscettibile di
r~-
,
stauro, e già condannavasi ad essere imbiancato
e
,rifatto
-da
capo a fondo.
.
Iìodolfo l\1'ol'gari' tent ò allora con una pazienza, 'con, una
. maestri ",
o
somma di l'i pulirlo , "di ritoccarlo in alcuni luoghi
.all'encausto
(219),
C
noi vedemmo
l'Asslinta
del Bianchi leg-
..
III
"
.
\
giadra .di stile, vaga 'di splendore e di dolcezza a ricomparire.
In essa non si ammira alcuna novità, e
h
novità, per ·fermo,
poco si pre lava il soggetto.
~
ricca tuttavia di accurato dise-
"