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SUNTI 'S,TORI CO- ARTISTICI
20
t
.. La pittura sul vetro nel secolo
XVII
non 'solo scapi tò.nel.per–
fezionamento acui era pervenuta, ma cadde inoltre ben tosto'
'in una profonda dimenticanza, finchè nel
~,usseguen te
secolo
fu 'pressochè .intierarnen te r elegata fra gli ' anti chi monumenti
che si ammirano e non . cercansi più di riprodurFe. ·
-,
.A'nostri giorni finalmente
~i
lavora a risuscitare un 'arte che
compì un .corso tanto luminoso in tutte le sacre costruzioni
, del medio evo, 'e buon numero ' di
fabb~"ich e
in Italia e in Fran- .
cia 'presentano vetri dipinti che. ponno s tare a fronte per. la
loro esecuzione e magnificenza con quelli de' più bei secoli di
quest'arte-difficilissima
(220).'
-
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) E fra queste fabbriche primeggia .quella del signor Lanoir
) a Iìive-de-Giers, presso Lione , cui fu: commessa l'invetriata a
.
'
,
. colori rappresentante san Paolo, posta nel coro della rinnovata '
basilica, della quale abbiamo già . parlato, e che. oraprendiamo .
ad illustrare. :
, .
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Gli artisti del secolo
xv
non-ammettevano mai che una sola
figura ,per. assicelloça meno che non- fossero' costretti, secondo
l'uso
del
tempo, ad introdurvi qualche simbolo proprio a ca–
ratlerizzare
il
santo .o la santa che eglino avevano voluto effi–
giarvi. Così ponevano delle pietre nel davanti della dalmatica
di santo Stefano, una graticola a san
Lorenzo;
un agn ello,a santa
Ag~ese,
una ruota
a
santa Caterina. Santa Margarita, san Gior- .
gio e san Marcello non mostravansi mai senza premere col piede "
.. un mostruoso drago; san Leo era semp re accompagnato da un '
cer'yo, sant'Antonio abate da un porco ,'san Rocco da un cane, .'
e ·via. ,
.
Queste 'fi gure poi erano d'ordinario'.collocate in nicchie "
il
cui fondo ritraeva da una stoffa di damasco.con un balda cchino
o pinacolo sormontato da due o tre ordini di piramidi cariche
delle loro guglie, tapp ezzate di foglie, arrampicanti, e Il piede–
s tallo
su ' cui posavano
non
era altro che
il
baldacchino d'una
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26
(
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"