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DASILICA MAGISTHALE
nizzate;
e
noi in tal caso deploreremo la
10'1'0
ignoranza in
or~
dine alla .religione nostra santissima.
Essi infatti sanno sulle dita i nomi, la storia, gli attribu ti,
le avventure, non sempre edifica nti, degli dei e delle dee della
favol a ; conoscono le Danaidi e le Par che , Isione e
-la
sua
.ruota, Tantalo e il suo supplizio; senza
il
menomo sbaglio
.
.
'
distendono la biografi a .di Minosse e di Eaco , di Badamanto
e di. Codro, di Tarquinio e di Epaminonda, di Scipione
è
di ,
Annibale, di Ci cerone e di Demostene, senza contare quell e
di Alessandro, di Cesare, di Ovidio, di Sallustio , di Virgilio
.e di Omero ; h anno
u~a
perfetta conoscenza di Licurgo , di
Socrate, di Platone, dei Flarninii, dei Gracchi, d ei Bruti, dei
giuochidel circoedell'anfl tea tro, dei sacrifizi, "dei riti, delle
fes te, dei. comizi del popolo. romano " di tutte le vicende e le
glorie del paganesimo.
.
",
. .
. .1\la se noi li trasportiamo sul :terr eno del cristianesimo .e
, li preghiamo'di dire
il
nome dei dodici apostoli, .il numero
f
delle loro epistole; se Ii .int erroghiamo sui nostri
sa n ti '~
sui
nostri marti ri , sui "nostri eroi e' sulle 'nostre glorie, sui Griso–
storni, sugli Agus tini, sugli Atanasii, sugli Ambrogi, .sui prin–
cipi dell'eloquenza J.e della . filosofia cristiana, sui padri del
. mondò moderno, sui loro' maestri nella scienza della vita; se
loro, fi gliuoli della Chiesa e .dei martiri , chiediamo qua
le
fu
il
tempo di loro nascita, quai combat timenti èglino ebbero a
sostenere, quali opere composero, con quali azioni si merita–
ronoTammirazi one dei secoli eIl cultodell'universo, loro si
parlerebbe uri linguaggio sconosciuto.
Giova impertanto dissipare in part e almeno, 'questa
lor~'
ignoranza deplorevole in fatto di' religione.
. Sappiano
,a ~ u nq ue
che noi' fa cciamo solenne professione di
credere che al solo Dio escl usivamente appartengono l'adora–
zione e l'amore; che Dio, solo
è
l'arbitro .dei. nòstri destini;
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