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BASILICA MAGISTRALE "
proposito di affron tare 'l'orgoglio .(le' Cesari, la vanità de'
filo–
sofi ,.la sensuali tà' dei licenziosi.iil fasto dci ricchi" H-vizio d'i
tutti, e di 'soggi?garc alla
~ro ce
le intelligenze c i cuori.
E chi li muove e sospinge a tanta impresa?
Non può, esser qu esto la cupidigia, l'ambizione, la gloria, il
fanatismo ; l'illusione, l'inganno , irnp erocchè veggonsi in faccia
la persecuzione e la ,morte, ed un tale
morrà
,.per avventura ,
onde sostenere una ' sua opinione, ma non' si
è
veduto mai
chi morir voglia per attestare un fatto ) che ,egli sa essere
falso " L'ilI usione poi , l'inganno resta escl uso e'reso impossibile
dalla pluralità dei testimoni e dalla moltiplicità delle circo–
stanze
(222).
Una . voce
101'9
risuonò negli orecchie diss.e:
Andale ',' .am-
maestrate le genti tutte.
-
Eccoli ubbidienti.
..
Mad'onde vien loro questo abbandono, questa pienissima
. fiducia nelle udite parole?
,
'
,
."Ben -lungi dal celarne l'origine, gli apostoli sono sempre
mai presti 'a palesarla. Videro essi , come affermano, ' il loro .
Maestro che è risuscitato
(223),
e soggiungono che, di fiacchi
e timidi che si, erano nei tre anni che furono seguaci di lui,
.sono divenuti forti da poi ch'egli disparve, per la virtù del ,suo '
, spiri to da esso .loro ricevu lo e onde sono inspira ti. Eccoil prin-
cipio della loro fede, in virtù della quale non solo si accingono ,
a rovinare l'idolatria; a domare le intelligenze e i cuori, ma in
mezzo a difficoltà, ad ostacoli, che ,par evano insuperabili, ese–
gui scono effettualmente ciò che si son proposto, che ,han vo-
luto' a gloria delÌa Croce.
>
/ Ed in vero la novella
-d òttrina
.predi cata' dagli apostoli col
rovinare l'idolatria, la qual e trovavasi profondamente radicata
ne' visceri della soci età antica, mirava
in
mio
a
rovesciare
l'é~'
- conomia sociale 'nelle istituzioni, nelle arti) nell'esercizio-del ,
\
.
t".
pensiero, in tutto, brevemente, che formava il commerciodella.
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