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nASI~icA'
MAGISTRALE
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quantunque gravissime fossero le
difficoltà
cui 'doveva an-
dare incontro ' nel. trattarlo.
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Egli al cer to non ignorava che per adempiere l'ufficio,
suo doveva,
rcn~l ere
affallo concre to un pensiero grande–
mente astratto, e
com~'
in tale contingenza, yoien'do man- '
tenere ' lagen'crali
tà
dell'idea
~
potesse fa cilmente-
cadere
neiIa,
fredda. allegoria, e d'altro lato, ' .intendendo incarnare l'idea
. in 'un fallo, .corresse pericolo di restringere troppo il senso
del dm'cello, 'c di -riuscire .nel primo ' incontro ad un ' diti–
rambo, nel , secondo 'ad .un dramma piuo fico, invece di rap-
-presentarc .. come sapientemente si era proposto,' il 'momento
più epico dell'umano riscattò. A questo punto " io credo"
egli avrà dovuto' raccogliere , tutte le sue forze; 'ma non)in–
vano; perchè, assistito dal suo buon genio,"
hasaplI.toalla
fin e risolvere l'arduo problema.'
C!
Sapendo quant'altri ' mai che il pittore storico deve in
una sola pagina rappresentare quello che. il poeta può espri–
mere discorsivamente, e, che per ciò a .lui tocca scegliere
,quel momento "dell'azione
in
cui
si vengono a raccogliere
tutti i momenti anteriori , e posteriori per formare .' insieme '
l'unità poetica. deJte,ma, l'ingegnoso arti sta
trovò
oppor–
tuno mostrare
il ,
Trionfo della Croce
nelÌa grandiosa scena '
in 'cui'
il
politeismo pagano è abbattuto dal ' monoteismo
cristiano, e vide come, rappre sentando la nuova fede vinci- ,
tri ce nelle personifl cazioni del .rnondo celeste e l'antico
er~
l'ore sconfitto nella ruina 'del tempio, 'della vittima , dei sa–
criticatori. e dei . .devoti dell'idolatria, potesse c?T!gi ungere in-
.sieme in- bell'accordo . gli' opposti elernenti . della ,generica
espressione e della specifica ,' rappresentazione del .suo epico
soggetto.
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Tuttavia non
è
a dire quanto gli rimanesse ancora 'a stu–
diare ' per 'giungere a questa sintesi coi mezzi analitici della
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