

SUl'iTI STOmC O- AfiTISTICI
55
. Conviene tuttavia confes are, .ad on ér del vero, che la
scultura, come la pittura, con ervò qualche
BO
a di cristiano
anche dopo la generale invasione del pilgane imo; ma l'a
1'-
chitettura nulla affatto.
l
'
Dal 1400 al ,1550 , quando uno pirite inqui eto per e–
guiva e tormentava gli arti li, e con un dc ìderio vivi imo
/ di fare sempre alcunch è di nuovo li trascinava a voler
, abbellir e le' forme più pure sopraccaricnndolc di ornumeuti,
l'architettura si adulterava in ciò che forma , il precipuo
suo pregio: la grandezza , l'in genuità,
l<i
everità delle 'lince.
Quindi, primo vanto degli architetti d'allora fu metter mano
alle Iabbriche anti che per dar loro quella strana ricchezza
che allora si desiderava" 'alterando c sfo rmando. cosi gli or–
dini antichi , che la primogenita loro bellezza riman eva
come nascosta ed affogata, in tanti. accartocciamenti, e fo- '
' gliami, e tritumi di bizzarrissime fantasie, che annunciavano
"la' decadenza delle tradizioni c l'ammorzarsi della sacra
fiamma che gettava l'ultimo uo slancio e ' l'ultima ua
scintilla.....
Sui .prirnordi poirdcl secolo
XVI
-l'architcuura si allon–
tanava del tutto dal .t ipo cri stiano , c, partendo da quella
cpoca.Topinione , pubblica dichiarava che non
010
i palagi,
lè case, i , teatri ' e tutti gli , edifi zi profani, ma ' ancora ' le
chiese dovevano eSSCI'e ' costrutto nello stile greco-romuno ,
lo che era diametralmente contrario all'uso costan te della
Chiesa',
Ed in vero, quando i primitivi cristiani non aveva no
n è
.
,
mezzi,
nè
tempo necessario per ' erigere una .chie ,a, si ser-
vivano ben. i , pel'. adorare
il
vero Iddio , dc' tcmpli delle
false' divinit à , dopo di averli pogli d'ogni ve Li gio d'ido–
latria e purificati ; ma quando fu loro dato di costru ire
nuove chiese, giammai un architetto cristiano prese amo-