

SUNTI STOmCO- An TIST ICI
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meravigliosa epopea del cristianesimo, ed innalzava l'arte
-ad ima perfezione da far disperare
i-
men valenti, IImo–
saicista smaltava il pavimento e 'la vòlta del tempio di
fiori immortali e di disegni a mill e colori; il cesellatore
incideva sui vasi sacri o i misteri dell'Uomo-Di o, o le vile
de' santi,' o gli emblemi delle vir tù ; il vetraio, l'orefice,
il
rioamatore garoggi avano di zelo e di fortuna , in guisa che
appena era dato d'incontrare un umil e tempio,
un
povero
.monastere -che non contenesse qualche ogge tto prezioso
d'arte. In una parola, grazie al cristianesimo, che . in allora
operava ' nella .pionezza del suo potere, l'Eur opa fu un ve
l'O
,
l
'
museo, ma un museo casto, morale , in cui l'art e , diven-
tata ciò che deve essere, ' l1 n sacerdozio, aveva tradotto in
capi-d'opera d'ogni genere il principio spiritualista che la
informava.
'
Si era
a
tal. punto quando
il
paganesimo classico inva-
- deva l'Europa e corrompeva, la lett eratura, dalla quale vuole
l'ordine delle cose che le arti ricevano impul so e cammi–
nino nella sua via. Diventata impertanto . pagana, la lettera–
tura comunicò alle arti tutte una direzione .pagana,
E la pittura fu la prima a prestare
il
suo concorso a
'questa'
' felice
ristaurnzione del paganesimo - in seno delle
genti cristiane, . in virtù della quale . si vide per la prima
volta- il pennello del pittore, che la religione aveva consa–
crato pressochè escl usivamente ' a scrivere le cose sacre, pro.
stituito a riprodurre le divinità pagane, i fatti mitologici
sulla tela , sulle pareti ', 'suIle
vòlte
de' palagi , e ,dalle di·
more dei grandi sparvero i quadri -religiosi per dar luogo
alle infamie della fa vola.
Non basta: la ' licenza dell'art e, fatta pagana, giunse sino
a macchiare la santità d
e':
templi del vero Dio. Imperoc–
chè l'antichità cristiana aveva sempre abbigliato di vesti o