

La sede dell'UTET in corso Raffaello. La casa dei testi universitari, dei grandi dizionari, delle collane scientifiche e
di vaste opere di sintesi storica e filosofica, può a ragione considerarsi uno dei gioielli nel campo dell'editoria torinese
latini
diretta da Carlo Boucheron in 109 volumi esce
per quindici anni, dal 1820 al 1835. La
Biblioteca
Popolare,
r<lccolta delle opere classiche della lette–
ratura italiana da Dante a Manzoni , viene alla luce
nel 1828. La
Storia Universale
di Cesare Cantù in
35 volumi abbraccia
il
periodo che va dal '38 al
'46. L 'Enciclopedia Popolare,
la prima nel suo ge–
nere con caratteristiche di universalità,
è
completa–
ta in soli sette anni. Ma abbiamo parlato di un'ana–
logia fra l'Einaudi e l 'Utet. Come la prima visse
un'« infanzia » difficile sotto il fascismo , la Casa Giu–
seppe Pomba fu sottoposta dal regime codino di
Vittorio Emanuele I e di Carlo Felice, dal 1815 al
1831, a severe censure. E nel 1836, regnante Carlo
Alberto,
il
Pomba, sospettato di appartenere alla
«
Giovane Italia» mazziniana,
è
arrestato e incarce–
rato ad Alessandria per un mese. Uscito dalla prigione
della « Cittadella », Pomba non ha perso nulla della
sua passione per la cultura e per la politica ed è di
quegli anni appunto
il
varo
dell'Enciclopedia.
Ritiratosi nel 1849, Giuseppe Pomba lasciò l'avvia–
tissima casa edi trice a suo figlio Cesare e al cugino
34
Luigi che nel cinque anni di ges tione realizzarono
importanti llllZlatlve: la
Biblioteca dell'Economista
che apri la strada allo studio delle scienze econo–
mkhe e che conserva oggi piena validità: la
Rac–
colta generale delle leggi e decisioni
o
Giurispruden–
za degli Stati Sardi.
Ultima e definitiva trasforma–
zione nel 1854, con la nascita dell'Utet, Unione ti–
pografica editrice torinese. Ai cataloghi di cultura ge–
nerale, di diritto e di economia, si aggiungono quel–
li di medicina, scienze naturali, ingegneria e altri.
Con l'Unità d'Italia, la sfera di attività dell'Utet si
estende all'ambito nazionale e oltre. Ai nomi presti–
giosi del Cantù e del Boucheron si aggiungono quel–
li del Tommaseo, del De Sanctis e del Tommaso
Bellini con il suo
Dizionario della lingua italiana.
Nel 1900, dagli angusti locali di via Carlo Alberto,
il
complesso editoriale si trasferisce in corso Raf–
faello 28. Si estende l'organizzazione di vendita e
nemmeno la distruzione della sede,
il
13 agosto
1943 , interrompe l'attività della Utet. La casa rie–
dinca la sede, trasferisce la tipograna in corso Mon–
tecucco, ricostruisce
il
suo patrimonio con la celere
riedizione delle principali pubblicazioni in ogni cata–
logo aggiungendone delle nuove. Di eccezionale
ri–
lievo
il
varo del
Grande Dizionario Enciclopedico,
del
Grande Dizionario della Lingua Italiana
di Sal–
vatore Battaglia, ideale continuazione di quello del
Tommaseo: alla cura filologica unisce
il
gusto della
ricerca della bellezza delle citazioni che offrono per
ogni voce una storia e un'antologia dell'intera lettera·
tura italiana. Nuovi titoli si aggiungono intanto alla
serie dei classici, a quelle della letteratura, dell'arte,
della musica, del teatro, della storia (fra cui la mi–
rabile
Storia d'Italia
di Nino Valeri), della filosofia
diretta da Nicola Abbagnano, e della religione.
Elemento determinante della struttura dell'Utet
è
la sua organizzazione commerciale, consistente in una
rete di agenti o rappresentanti cui
è
demandato
il
compito della vendita a mezzo di pagamento rateale.
Il conta tto con
il
cliente è costante, la penetrazione
del libro capillare. La Utet prosegue cosi la sua
azione per la diffusione della cultura, per
il
perfe–
zionamento professionale,
il
culto dell'enciclopedi–
smo. Il suo .catalogo, come quello di Einaudi, non