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Come nasce un libro "nelle fabbriche" di cultura - Il compito di captare i fermenti migliori e fermarli in opere

destinate a durare - A Torino la professione dell'editore

è

di tipo esclusivo - Funzione di avanguardia letteraria

e scoperta di nuovi autori - Passione per la cultura e la politica - Cataloghi ricchi di suggestioni per il lettore

comune e per lo studioso - Il mestiere dell 'editore

è

fra i meno remunerativi e l'editore torinese, per forma

mentis,

è

alieno da speculazioni e da operazioni avventate - " libro di pregio orgoglio della cultura torinese

Ques te prerogative d 'impianto sono rimarchevoli par–

ticolarmente perchè dietro l'Einaudi, la Utet e Bo–

rinohieri e altre case che verremo citando in que–

sto" articolo non vi sono grosse strutture industriali,

la cui più importante matrice non è l'attività edi–

toriale vera e propria, intesa come produzione li–

braria , ma il rifornimento del più vasto e più reddi–

tizio mercato giornalistico, rotocalchi e fumetti in

specie. Non esiste a Torino perciò la figura del–

l'editore che affianca a una produzione di largo e

indiscriminato consumo, come quella giornalistica,

un'altra, quella editoriale, che viva soltanto in fun–

zione della prosperità della prima.

Avanguardia letteraria

A Torino ,

la

professione dell'editore è di tipo esclu–

sivo. Ed è questo un dato di fatto che spiega la

cura, lo scrupolo, la serietà con cui si lavora al li–

bro, considerato non soltanto come una merce da

vendere, ma anche come un contributo alla promo–

zione culturale del lettore.

Esemplare è

il

caso della casa editrice Giulio Einau–

di. Essa nasce nel 1933 in pieno regime fascista e

subito assume un'etichetta di critica se non addi–

rittura di sfida al regime, dando alle stampe opere

Chè i censori considerano con molto sospetto, quali

possibili veicoli di ideologie nocive alla salute po–

litica del Paese. I primi volumi appaiono nel 1934,

testi di economia e di politica economica frutto della

collaborazione con

il

gruppo di studiosi che face–

vano capo alla rivista « La Riforma Sociale » diretta

da Luigi Einaudi, padre di Giulio. Non passa un

anno e la «pratica» Giulio Einaudi passa dal Mi–

nistero della Cultura Popolare a quello dell'Inter–

no. La persecuzione ufficiale agli ebrei non è ancora

~omi~ciata,

ma la presenza di un illustre studioso

Israeltta come Leone Ginzburg nel trust dei cervelli

della casa editrice è sufficiente per giustificare prov–

ve?imenti di polizia. Ginzburg, Pavese e Massimo

MIla conoscono il carcere o

il

confino, dove, se–

condo i persecutori, dovrebbero meditare e mette-

Frontespizio

dell'

Antiphonarium Romanum.

L'esemplare

è

conservato

presso la Confraternita

di

S.

Rocco, a T orino.

La splendida ristampa

è

opera del tipografo torinese

Giuseppe Pomba

ANTIPHONARIUNI

ROMANUM

DE TEMPORE Err SANCTIS

AD NORMAM BREVIARII

EX DECRETO

SACROSANCTI CONCILII TRIDENTINI

RESTITUTI

S. PII V PONTIFICIS MAXIMI

JUSSU EDITI

CLEMENTIS VIII AC URBANI VIII

AUCTORITATE RECOGNITI

Omni. Ecclesi", univel'Sa! .d

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TAURIN'I

APUD JOSEPH. POMBA TYPOGR.-OmLIOPOL.

MDCCCXXXIII

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