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Lo

Biblioteca

dell'

Accadenaia delle

MISCELLANEA

PHILOSOPHICO - MATHEMATICA

SOCIETATIS PRIVAT

AE

TAURINENSIS

TO~IUS

PRIMUS·

AUGUSTA!: TAURINORUM,

EX TYPOGRAPHIA RE<;;IA.

M

D C C

L IX.

Copertina del primo volume

delle

Memorie Scientifiche

facenti parte

della cospicua raccolta

di pubblicazioni,

iniziata due secoli fa

dalla Accademia

delle Scienze.

A fianco, lettera autografa

di Lagrange

al conte di Saluzzo

un 'ala del palazzo guariniano dei gesui–

ti , e occorse alcun tempo per eseguire

i debiti lavori di adattamento. Ma già

pervenivano all'Accademia libri e opu–

scoli in omaggio, come risulta dall'elen–

co pubblicato nel primo volume delle

« Mémoires de 1'Académie Royale des

Sciences » apparso nel 1786.

Un primo cospicuo fondo bibliografico

fu acquisito all'Accademia nel 1786 con

la cessione da parte del presidente con–

te di Saluzzo di molte sue raccolte . « In

detta Biblioteca », disse ai soci conve–

nuti il segretario nell'adunanza del 30

novembre 1785, « oltre moltissime ope–

re fisiche e matematiche, si trovavano

le compite collezioni accademiche, le

~'

..

r--;;

Scien:e

quali alla nostra erano quasi assoluta·

mente necessarie, e nominatamente quel–

le di Parigi, Berlin, Pietroburgo, Sto–

colmo, Gottinga, Lipsia,

i

Cahiers des

arts et métiers,

l'opera pubblicata a Pa–

rigi col titolo di

Collection académique

ecc. ». Attorno a questo primo nucleo

si raccolsero negli anni seguenti, per

donazioni, acquisti, scambi, omaggi, nu–

merosi altri volumi, soprattutto di scien–

ze fisiche e matematiche, e parecchie

collezioni di periodici scientifici e pub–

blicazioni accademiche.

La biblioteca venne assumendo una sua

fisionomia ben precisa. A lato delle prin–

cipali opere scientifiche del '700 si

di·

sponevano le

«

Memorie» delle più im-

"tI,...J&..--~ -U~~~

Quando,

il

25 luglio 1783, il re di Sar–

degna Vittorio Amedeo III consegnò le

lettere patenti che istituivano la Reale

Accademia delle Scienze di Torino, l'at–

tività degli scienziati che si erano rac–

colti attorno al conte di Saluzzo si

svolgeva già da oltre venticinque anni,

cioè dal 1757, anno in cui il Saluzzo,

il Lagrange e il Cigna diedero vita a

quella Società privata, che due anni do–

po dava alla stampa

il

primo di una se–

rie di gloriosi volumi di memorie scien–

tifiche che dura tuttora. Ma solo in se–

guito alle patenti regie la Società, di–

venuta Accademia Reale, potè disporre

di una sede appropriata, l'antico Colle-

26

gio dei Nobili, per ospitarvi le adunan–

ze, la segreteria, le collezioni tecniche

e scientifiche e la biblioteca.

La direzione della biblioteca fu affidata,

secondo il regolamento accademico ap–

provato dal sovrano, al segretario per–

petuo dell'Accademia, che allora era

il

Cigna, al quale succedette alla fine del–

lo stesso 1783 l'abate Tommaso Valper–

ga

di

Caluso. Poco si sa della consisten–

za iniziale della biblioteca, verosimil–

mente modesta, forse composta da vo–

lumi e periodici donati dai singoli so–

ci; mancava d'altronde una sede per

ospitarla, poichè soltanto

il

30 agosto

del 1784 il re assegnò all'Accademia

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