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Una delle moderne sale di lettura della Biblioteca Civica. Il nuovo edificio inaugurato il

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novembre del 1960, alla presenza del Presidente della Repub–

blica, ha reso più agelloli le consultazioni. L'anno scorso oltre centoventicinquemila torinesi hanno potuto usufruire dei servizi offerti dalla biblioteca

montesi, alla storia del Risorgimento e

contemporanea, al teatro ed alla musi–

ca ) di mezzi audiovisivi e di altri ma–

teriali di particolare importanza storica

e didattica;

b )

la conservazione ed il completamen–

to di speciali fondi archivistici e biblio–

grafici secondo quanto venga deliberato

dall'Amministrazione comunale in

segui–

to a lasci

ti

o ad acquisti».

L'aggiunta, almeno nelle intenzioni, de–

gli archivi e delle collezioni di interesse

prevalentemente storico da assicurare al–

la città non fu semplicemente il ricono–

scimento

di uno stato di fatto ormai ac–

quisito, e cioè dell 'importanza premi-

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nente dei fondi

manoscritti

e a stampa

della Biblioteca Civica (pur impostata

con intenzioni tanto più modeste ) nel

quadro della cultura locale. Volle

si–

gnificare anche uno svolgimento, e qua–

si

un completamento,

dei

fini proposti

nella seconda metà dell'Ottocento a que–

sto fulcro della educazione popolare to–

rinese verso l'impiego della parte

più

cospicua e preziosa del

patrimonio bi–

bliografico per stimolare ed allargare gli

interessi della generalità dei cittadini,

parallelamente all'aumento del livello

medio

di istruzione, oltre che per l'in–

formazione e la ricerca, di loro natura

limitate a

pochi

studiosi.

Con questo spirito le forze della

biblio–

teca vennero decisamente impegnate in

un programma di mostre, dapprima sal–

tuario per la

necessità

di appoggiarsi a

sedi esterne - come nella celebrazio–

ne dei centenari della morte

di

Silvio

Pellico (1954) e

di

Amedeo Avogadro

(1956), del quale si conserva manoscrit–

ta l'ingente, ed in gran parte inedita,

opera di fisico e matematico - poi si–

stematico, nel ,vasto atrio di via della

Cittadella opportunamente attrezzato

con pannelli e vetrine. Qui si incomin–

ciò

anzi,

per doveroso omaggio al fon–

datore della Civica ed in concomitanza

con la ricollocazione del busto dedica-

togli nel 1877, con una rassegna della

vita e dell'opera editoriale di Giuseppe

Pomba (novembre-dicembre 1962). Ad

essa seguirono fino ad

oggi

ben ventidue

esposizioni diverse di libri, documenti,

fotografie, per buona parte illustrate da

guide concepite in modo da fornire ai

lettori (tali vengono infatti considerati,

almeno

in

potenza, tutti

i

visitatori) un

preciso orientamento sui libri a loro di–

sposizione

per approfondire l'argomen–

to; il più delle volte

sommario,

e ma–

gari ciclostilato alla buona, ma in qual–

che caso esteso fino a rappresentare una

vera e propria bibliografia, altrimenti

inesistente. Anche questa attività, oltre