

Frontespizio del
Catalogo
della Biblioteca Comunale
aperta sotto l'Impero napoleonico.
Stampato nel 1808 a Torino da Botta,
Prato e Paravia,
«
imprimeurs libraires de la Municipalité»
OPERE
INEDITE
DI
SILVIO PELLICO
DA
CATALOGUE
SALUZZO
Quousque tanden1 a–
butere , Catilina, pa–
tientia nostra?quam–
diu nos etiam furor
istetuus eludet?quem
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VOL.
DE LA BIBLIOTHÈQUE
DE LA VILLE DE TURIN.
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TURIN;
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della non accolse soltanto i fondi li–
brari della Biblioteca Civica, suddividen–
done l'uso in tre sale, per la lettura
generale, i periodici (con sommaria con–
sultazione di guide, atlanti, enciclope–
die) e la consultazione di repertori e
bibliografie. Vi aggiunse la preesistente
« biblioteca popolare centrale» (trasmi–
grata molti anni prima dalla palazzina
di corso Vittorio Emanuele 21, dov'era
stata aperta, ad un appartamento di
piazza Carignano 8, rifugio dopo
il
si–
nistro degli uffici di direzione della Ci–
vica), opportunamente rinnovata e clas–
sificata in modo da renderne gli scaf–
fali liberamente accessibili al pari di
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TU.OGRAFIA Ili
G.
PONG'
1830
Ricca
è
la raccolta di opere e documenti
attinenti alla storia del Risorgimento
della Biblioteca Civica.
La valorizzazione di questo come degli altri fondi
avviene anche attraverso mostre celebrative:
22 negli ultimi
5
anni
M. TUL. CICERO
ORATOR ET PHIL.
!9i
ALBANO
~
Il brano di Cicerone,
quelli della biblioteca per ragazzi dai sei
ai quindici anni ad essa affiancata, quale
indispensabile complemento di ogni ser–
vizio organico di lettura pubblica. Nel
febbraio del 1964 poi le sale adiacenti
alla consultazione accolsero la fornitissi–
ma biblioteca che per un quindicennio
aveva posto a disposizione dei torinesi,
in piazza San Carlo, informazioni di pri–
ma mano sulla civiltà e la tecnologia
degli Stati Uniti d'America: l'USIS la
cedette dopo la chiusura dei propri uf–
fici , assicurando un costante rifornimen–
to di periodici e nuove edizioni, al Co–
mune,
il
quale la volle int,itolare alla
memoria di John F. Kennedy, Presiden-
pezzo d'obbligo dei
manuali tipografici
o campionari
di caratteri,
in una pagina di quello del Bodoni
uscito postumo nel 1818
te della nazione donatrice al momento
in cui ne fu fatta consegna ufficiale dal–
l'ambasciatore Reinhardt. Furono altri
novemila volumi, quasi tutti in lingua
inglese, venuti a integrare la nutrita col–
lezione di opere di interesse generale di–
sposta sugli scaffali liberamente acces–
sibili per la consultazione;
I compiti «di favorire lo studio delle
scienze applicate alle arti e alle indu–
strie e di fornire cognizioni utili alla
classe operaia» o più genericamente « di
promuovere, a vantaggio della cittadi–
nanza, l'incremento della cultura in ge–
nere », sanciti dai vecchi regolamenti,
non vennero contraddetti da questa ar-
ticolazione di servizi diversi e oppor–
tunamente distinti, nè dalla nuova for–
mulazione per essi adottata dal Consi–
glio comunale il 18 febbraio 1957: «Le
Biblioteche civiche, alle quali sono an–
nesse le raccolte storiche di proprietà
comunale, sono istituite per la diffusio–
ne della cultura fra tutti i cittadini sen–
za limitazione di età, secondo lo spirito
in cui se ne fece promotore Giuseppe
Pomba. Perseguono tale .scopo attra–
verso:
a)
la raccolta di libri a stampa e mano–
scritti, documenti, periodici, partiture e
microfilm (con particolare .riguardo alle
memoriè ed alla documentazione pie·
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