

li,
nelle fisiche e chimiche e nelle mec–
caniche, di quei rami cioè dello scibile
umano, che tornano più utili agli stu–
diosi artisti d'ogni genere ed ai com–
mercianti.
Ciò
nasce dall'aver quella Bi–
blioteca sempre avuta una dotazione
scarsa a' suoi bisogni, per cui, pagate
le spese degl'impiegati, poco rimaneva
per lo acquisto dei libri più necessari
al popolo, non dovendo essa trascura–
re l'acquisto delle opere splendide e di
lusso, che non si possono facilmente
acquistare da tutti i privati.
È
perciò
lamento generale che in quella Biblio–
teca invano si cerchino le opere moder–
ne d'uso generale, le quali dovrebbero
anzi possedersi in numero maggiore di
un esemplare. Inoltre la detta Bibliote–
ca non è aperta in quelle ore in cui l'ar–
tista ed
il
manifatturiere possono più
facilmente frequentarla
».
Prefisse cioè
all'istituzione da lui caldeggiata un com–
pito ben preciso «di complemento ad
un'altra utilissima instituzione di que–
~to
medesimo Municipio, stata fondata
1ll
seguito a proposta dello zelantissimo
e.d operosissimo nostro collega
il
cava–
ller Capello, quella voglio dire delle
Scuole serali per gli apprendizzi artisti
e commercianti. Questi giovani, che da
sei anni frequentano le dette scuole con
profitto, come è dimostrato dall'annua–
le distribuzione dei premii, ch'è una ve–
ra festa pubblica, e quelli specialmente
delle Scuole di disegno, ora che hanno
ricevuto l'insegnamento, avrebbero bi–
sogno di studiare e perfezionarsi nelle
opere stampate riguardanti l'architettu–
ra, l'ornato, la meccanica ecc., delle qua–
li non possono cogli scarsi loro mezzi
provvedersi perchè assai costose. Fa–
rebbe quindi opera santissima
il
Muni–
cipio fondando una Biblioteca sua pro–
pria e ad uso non solo di questi allie–
vi delle pubbliche Scuole comunali, ma
di tutti i cittadini, fornendola non tan–
to di quelle opere che solamente servo–
no, dirò così, d'ornamento alle sale, ma
precipuamente di quelle di vero uso
pratico e di vera utilità agli studiosi
delle scienze fisiche e chimiche appli–
cate alle arti, alla meccanica ed alle al–
tre scienze positive
».
Indirizzo speciale
Quest'impostazione tecnologica, e qua–
si contrapposta come tale a quella uma–
nistica delle biblioteche esistenti, non
va naturalmente presa alla lettera; e
non lo fu, di fatto, dalla Commissione
incaricata più tardi di mandare ad
ef–
fetto
il
disegno, con la partecipazione
dello stesso Pomba, la quale ' preferl alla
soluzione esclusivamente tecnico-profes-
sionale (si parlò anzi addirittura di una
biblioteca «speciale, cioè tecnico-indu–
striale, da 'annettersi all'Istituto indu–
striale e professionale creato col R. D.
23 maggio 1865
»)
quella
di
cultura ge–
ner31e ad uso di tutti i cittadini, «con
un bibliotecario che si confaccia alla
natura dei lettori che si presentano, e
che ad esso chiedano informazioni
».
Va–
le tuttavia la pena
di
notare come un
itinerario del genere sia stato percorso
non soltanto nelle discussioni dell'orga–
no promotore, ma nella stess'a realtà
delle esperienze compiute dalla maggior
parte delle biblioteche ottocentesche nei
Paesi di più avanzato sviluppo indu–
striale; dapprima, sotto forma magari
associativa, al servizio dei lavoratori del–
l'industria o del commercio
(Mechanic's
institutions
o
Merchantile libraries);
quin–
di servizio pubblico, a naturale comple–
mento dell'intervento delle amministra–
zioni locali nell'istruzione obbligatoria
e gratuita estesa all'addestramento pro-
fessionale.
"-
La soluzione prescelta consentl l'uso più
largo dei doni in libri volonterosamente
destinati alla nuova istituzione dal Pom–
ba stesso in primo luogo
e),
da suoi
colleghi editori evidentemente stimolati
da lui, come l'Antonelli di Venezia ed
il
Barbera di Firenze, e ben s'intende
da numerosi cittadini. Due sostanziosi
sussidi dei Ministeri dell'interno e del-
L'edificio degli Archivi di Guerra e Marina
che sorgeva in via Cittadella
angolo corso Palestro
venne adattato nel 1929
a sede della Biblioteca Civica
e fu distrutto nel
1943
dai bombardamenti.
Nella pagina a fianco:
frontesp izio dell'opera
Les grans croniques de Savoie
la pubblica istruzione, ciascuno di 6000
lire, vennero a integrare lo stanziamen–
to comunale di 14.000 lire destinato in
gran parte al dassetto dei locali, già
destinati agli archivi dell'insinuazione,
al primo piano del palazzo municipale.
Col deposito della biblioteca del Colle–
gio delle province (13 .542 volumi) e
col ritiro, nel 1868, di quelle delle cor–
porazioni religiose soppresse (22.604 vo–
lumi, di cui vennero trattenuti come
utili soltanto 1.293) la Civica fu posta
in grado di funzionare:
il
22 febbraio
1869 fu aperta al pubblico la sala di
lettura, sia pure per il solo servizio se–
rale; col maggio si passò all'apertura
diurna , e fu pubblicato
il
catalogo della
Classe terza
in cui - secondo la clas–
sificazione del Brunet allora generalmen–
te adottata nelle biblioteche di questo
tipo, particolarmente ai fini dei catalo–
ghi a stampa, frequentissimi in Fran–
cia - vennero suddivisi i 24.000 volu–
mi disponibili. Si trattava della parte
relativa alle scienze e alle arti , preva–
lente «appunto perchè
il
Municipio,
quando
po~è
disporre di danaro per ac–
quistar libri, si occupò specialmente di
arricchire la biblioteca delle opere di
scienza e di arte più convenienti a dare
ad essa quell'indirizzo speciale per cui
l'aveva istituita
»:
anche questa rappre–
sentò una facilitazione ed uno stimolo
ad un più intenso uso dell'iniziativa at-
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