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D'una architettura semplice, bene ordinata e non priva di originalità,
liberamente ispirata al classico, sono l'ospedale
S.
Luigi nelle vie
Piave e
S.
Chiara e il Manicomio di via Giulio, costruiti dal Talucchi
ritorna il gusto delle ampie finestre; so–
brie ed elegantissime si pongono le de–
corazioni scolpite. Di proporzioni più
ampie di quanto non siano in genere
gli altri palazzi di Borgo Nuovo, pure
ne rispecchia egualmente l'inconfondibile
tono di intimità tranquilla e appartata:
casa
di
abitazione più che sontuoso pa–
lazzo.
Fronteggia il lato lungo di via Cavour
del palazzo Bogliani un lato del con–
vento delle suore Sacramentine; altra
fabbrica che con l'annessa chiesa e
il
palazzo attiguo prospiciente su via dei
Mille, di proprietà del convento, si pone
come altro nucleo
di
misura e d'impor-
tanza notevolissima nel Borgo Nuovo.
Il convento delle Sacramentine, di cui
il primo gruppo giunse a Torino per
invito di Carlo Alberto nel 1839, fu
costruito conglobando due precedenti
edifici ceduti alle suore; all'esterno pre–
senta un aspetto unitario, nobile nella
severa e armoniosa successione di archi
e di finestre sulla grande mole di cotto.
Architetto di tutto il complesso fu Al ·
fonso Dupuy, architetto di S M. la Re–
gina Maria Cristina;
il
progetto della
chiesa in pianta, in facciata , di lato su
via Calandra, con annessa parte del con–
vento, porta
la
data 29 maggio 1843;
nell'aprile
il
Dupuy aveva già proget-
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