

Esempio ragguardevole dell'architettura dei primi cinquant'anni del–
l'800
è
il palazzo d'Angennes, all'angolo di via Principe Amedeo e vta
S.
Francesco da Paola. Fu costruito nel
1836
da Ferdinando Caronesi
delle basse costruzioni che chiudono il
cortiletto e il disegno di una variante
condotta in ,facciata, sia stato anche l'ar–
chitetto di tutta la costruzione.
Quasi di fronte alla chiesa delle Sa–
cramentine in via dei Mille (num. 38
e num. 40) guardano altri due edifici
(proprietà Treves) ,non meno notevoli:
caratteristiche di questi due palazzi le
eleganti decorazioni in facciata, che se–
gnano
il
cornicione e si ripetono sobrie
da finestra a ·finestra .
I teatri di Torino
Un poco più oltre all'angolo di via
Mazzini con via Provana s'incontra il
palazzo Simeon, che si pone quale altro
nobile modello di quel gusto, sebbene
restaurato a seguito delle ultime vi–
cende belliche. Il lato verso via Maz–
zini fu costruito dall'architetto Giuseppe
Leoni (1841); il lato verso via Pro–
vana
fu
invece continuato in seguito
(1857) dall'architetto Bolaffi. Questa ala
più tarda prospetta il lato destro del–
l'altra chiesa del Borgo Nuovo , quella
di San Massimo. Grandioso temp io tipi–
camente neoclassico, costruito dall'archi–
tetto Carlo Sada a cura del Municipio
di Torino dal 1845 al 1854, pur con
le nobili proporzioni anche dell'interno,
,a croce greca, non si svincola dagli
schemi e dalle intenzioni di un neo·
classicismo piuttosto generico; la nota
più originale
è
cos tituita dall'alto, lu–
minoso tamburo della cupola, rigorosa–
mente scandito da finestre, statue, pa–
raste.
Una serie di palazzi notevolissimi offre
via della Rocca: al num. 33 il palazzo
Conelli de' Prosperi, con l'Accademia
Filodrammatica forse
il
capolavoro del
Leoni (1842). La grande fabbrica, com·
posta e armoniosa, con l'ala a terrazza
e
il
giardino costituisce altro nucleo di
rilievo all'incontro di via della Rocca
e di via dei Mille. Al
di
là
di
quella,
verso la piazza Vittorio Veneto, altra
elegantissima costruzione al num. 29;
poi il palazzo Ogliani al num. 23;
il
palazzo Michel del Vigitello al num. 20.
Accanto a queste costruzioni di maggior
spicco altre ve ne sono in Borgo Nuovo
di più modesta destinazione, ma non
meno caratteristiche e notevoli. Alcune,
oggi declassate, pur mantengono ben leg–
gibile ancora l'originario carattere di
nobiltà : tipici in questo senso
il
palazzo
di via dei Mille num. 32, o quello di
via dei Mille num 14.
Ma anche fuori del Borgo Nuovo riman–
gono ialtri edifici di vivo interesse, se
pur non
è
conservato loro intorno l'am–
biente originario in cui sorsero, come
La facciata neoclassica del Teatro d'Angennes è la più caratteristica'
ed espressiva dei teatri torinesi;
il
rifacimento
è
opera dell'architetto
Giacomo Pregliasco
(1821)
che era al servizio del principe di Carignano
51